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Acapulco P1: Galan e Lebron si prendono la rivincita contro Yanguas/Garrido. E alla fine scoppia il caos…

Lebron e Galan durante il match contro Yanguas/Garrido (credit: Premier Padel)

PREMIER PADEL

Acapulco P1: Galan e Lebron si prendono la rivincita contro Yanguas/Garrido. E alla fine scoppia il caos…

Galan e Lebron si vendicano dopo la sconfitta al Qatar Major e al termine del match El Lobo lancia una grande provocazione agli avversari, creando il caos. Nel frattempo, Di Nenno si lamenta per gli orari di gioco e le condizioni atmosferiche al limite.


Martedì 5 marzo 2024, una data che Lebron e Galan ricorderanno bene per moltissimo tempo: in quel giorno è infatti arrivata la sorprendente sconfitta contro Javi Garrido e Mike Yanguas agli ottavi di finale del Qatar Major, in una partita in cui è successo di tutto e che ha di fatto convinto Galan a mollare definitivamente il compagno con cui ha dominato quasi incontrastato da fine 2019 al 2022. Ora, soltanto poche settimane dopo quanto accaduto a Doha, i Galacticos, al loro ultimo ballo insieme, si sono vendicati battendo i due giovani spagnoli nei quarti di finale dell’Acapulco P1, terzo torneo del Premier Padel 2024.

6-4 6-2 il risultato finale in favore di Galan e Lebron (teste di serie n.2), che hanno dovuto faticare soltanto nel primo set, trovando il break decisivo nel nono game (dopo aver sprecato addirittura 10 palle break considerando anche i giochi precedenti) prima di vincere il parziale. Poi Garrido, già sofferente nel finale di primo set, è crollato definitivamente sotto il caldo umido di Acapulco (di fatto lo spagnolo classe 2000 non si è quasi più mosso in campo e Yanguas ha praticamente giocato da solo) e per gli ex numeri 1 del mondo è stato tutto facile fino alla fine.

Il video del clamoroso episodio finale nell’ottavo tra Lebron/Galan e Yanguas/Garrido (scorrere qui sopra per vederlo per intero)

“Quando uno vince, può celebrare come vuole. Il mio gesto era per i miei avversari da cui non ho ricevuto alcuna scusa dopo Doha”. Juan Lebron

A questo punto, con la partita conclusa, sembrava tutto pronto per il solito scambio di saluti a rete, e invece ecco il colpo di scena: mentre Galan saluta gli avversari, Lebron, ancora visibilmente incendiato da quanto successo a Doha (nonostante le scuse postate sul suo profilo Instagram il giorno dopo la partita persa), si toglie la maglietta e mostra il suo nome a Garrido e Yanguas. El Lobo esce poi dal campo senza dare la mano ai rivali e una volta arrivato vicino alla sedia dell’arbitro saluta subito Garrido e successivamente inizia a parlare con toni molto accesi con un vivacissimo Yanguas, fino a finire faccia a faccia con il connazionale, prima di tornare indietro e andare a fare l’intervista post-partita. 

“Quando uno vince, può celebrare come vuole – ha affermato Juan Lebron davanti ai microfoni ufficiali del Premier Padel -. Il mio gesto era per i miei avversari da cui non ho ricevuto alcuna scusa dopo Doha. Spero che lo facciano come ho fatto io perché è l’anno del Mondiale e la Nazionale non deve essere danneggiata”. Parole dunque dure da parte dell’ex numero 1 al mondo, che anche oggi ha dimostrato di avere un carattere molto forte. 

Martin Di Nenno (credit: Premier Pade)

“Noi non possiamo giocare con questo caldo. Io continuerò a lamentarmi per questo. Non è sano né per noi, né per i lavoratori e ovviamente neanche per le persone che vengono a vederci. Spero che cambi qualcosa prima che succeda qualcosa di grave a qualche giocatore”. Martin Di Nenno

Adesso nel penultimo atto Galan e Lebron dovranno sfidare gli argentini Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno (tds 3), usciti vincitori dal loro quarto di finale contro Nieto/Sanz per 6-4 4-6 6-0. Una sfida, quest’ultima, che si è giocata sotto il sole cocente di Acapulco, in condizioni atmosferiche davvero al limite.

E a fine partita Di Nenno non si è di certo risparmiato davanti ai microfoni di Premier Padel:  “Noi non possiamo giocare con questo caldo. Credeteci, in campo non ci sono 35 gradi come fuori, ma almeno 70, perché i vetri amplificano tutto. Io continuerò a lamentarmi per questo: sono stanco di dover giocare a queste ore e che debbano farlo anche tanti altri giocatori. Non è sano né noi, né per i lavoratori e ovviamente neanche per le persone che vengono a vederci. Spero di vedere dei cambiamenti prima che succeda qualcosa di grave a qualche giocatore”.

Passando agli altri quarti maschili, bene poi anche Arturo Coello e Agustin Tapia: la coppia numero 1 al mondo ha messo definitivamente la parola fine alla collaborazione tra Federico Chingotto e Momo Gonzalez (il primo dal prossimo torneo giocherà con Galan, mentre Momo farà soltanto il prossimo evento con Lebron, prima di tornare a giocare con Alex Ruiz), eliminandoli con un veloce 6-1 6-2 in appena 50 minuti di gioco. Per i Golden Boys ora ci sarà, come era successo a Doha, la semifinale contro gli esperti Paquito Navarro e Sanyo Gutierrez (tds 4), che nel loro quarto di finale hanno sconfitto Alonso/Arroyo (tds 12) con un agile 6-0 6-4.

Tutta la felicità di Alonso e Austero (credit: Premier Padel)

In campo femminile, non si è fermata la favola della 16enne Andrea Austero e la 17enne Alejandra Alonso. Dopo aver battuto a sorpresa Marta Ortega e Veronica Virseda (teste di serie n.4) agli ottavi (2-6 6-2 6-2), le giovanissime spagnole hanno eliminato anche Osoro/Goenaga (6-2 6-2), dopo che queste ultime avevano sconfitto agli ottavi Salazar/Icardo (tds 5). Ora in semifinale Alonso e Austero dovranno vedersela con Virginia Riera e Sofia Araujo (tds 6), capaci quest’oggi di superare per 6-4 6-2 Nogueira/Caldera. Per quest’ultima coppia, resta un torneo super positivo nonostante la sconfitta odierna, vista la clamorosa vittoria agli ottavi contro Alejandra Salazar e Paula Josemaria (tds 1) per 7-6(3) 7-6(4).

Nella parta bassa del tabellone, invece, bel successo di Delfi Brea e Bea Gonzalez (tds 2), che hanno fatto fuori Sainz/Llaguno (tds 8) con un netto 6-2 6-3. Le Superpibas hanno così strappato il pass per il penultimo atto del torneo messicano, dove a sfidarle ci saranno a sorpresa Jessica Castello e Claudia Jensen (tds 7): la coppia ispanico-argentina si è imposta in rimonta contro Triay/Fernandez (tds 3) per 6-7(5) 6-2 6-2 e ha dunque conquistato la seconda semifinale stagionale, dopo quella del Riyadh P1. 


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