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Clamoroso al Qatar Major: Garrido e Yanguas eliminano Lebron/Galan!

Tutta la felicità di Yanguas e Garrido dopo la grande vittoria contro Lebron/Galan (credit: Premier Padel)

PREMIER PADEL

Clamoroso al Qatar Major: Garrido e Yanguas eliminano Lebron/Galan!

Con una partita al limite della perfezione, Mike Yanguas e Javi Garrido compiono l’impresa ed eliminano Lebron/Galan. Tantissimi i momenti di tensione durante il match, tra continue lamentele, insulti e addirittura una rissa sfiorata. Nel frattempo, vengono purtroppo eliminate le italiane Carolina Orsi e Lorena Vano.


Era l’ottavo di finale più atteso di oggi, e le aspettative non sono state assolutamente deluse: la sfida tra Galan/Lebron e Yanguas/Garrido ha regalato mille emozioni, tra giocate clamorose, litigi accesissimi (rissa sfiorata tra El Lobo e Juani Mieres, ex giocatore e ora allenatore di Garrido/Yanguas) e soprattutto un finale sorprendente. A vincere non sono stati infatti i favoriti di giornata (e anche del torneo intero), bensì i due spagnoli più giovani (teste di serie n.10), con l’incredibile risultato di 6-7(8) 7-6 6-4 dopo quasi tre ore di partita.

Una partita in cui a cominciare meglio sono stati però Galan e Lebron, con appunto la faticosa vittoria del primo parziale al tie-break per 10-8 (da segnalare il set point annullato dai Galacticos sul 7-8). Un epilogo di set che avrebbe potuto fare psicologicamente male a Garrido e Yanguas, ma così non è stato, perché i due giovani spagnoli, oggi in stato di grazia, hanno poi proseguito senza paura con il loro gioco e hanno continuato a mettere in difficoltà gli avversari, fino ad arrivare alla conquista del secondo parziale grazie al 7-2 del tie-break.

Il momento della rissa sfiorata tra Juan Lebron e Juani Mieres

Dopo sei game senza strappi, nel settimo gioco del terzo set Lebron (soprattutto) e Galan hanno commesso una serie imperdonabile di errori, regalando di fatto il break agli avversari. Da lì in poi, il caos più totale.

Il match si è così spostato al terzo e decisivo set, e qui la tensione è aumentata ancora di più rispetto a un secondo parziale che era già stato abbastanza acceso in tal senso (specialmente a causa delle ripetute lamentele di Yanguas, che avevano fatto innervosire parecchio El Lobo). Dopo sei game senza strappi, nel settimo gioco Lebron (soprattutto) e Galan hanno commesso una serie imperdonabile di errori, regalando di fatto il break agli avversari. Da lì in poi, il caos più totale: un nervosissimo Lebron è uscito dalla gabbia sfiorando Yanguas con una palla scagliata con forza e cattiveria nell’altra metà del campo; un gesto che non è di certo piaciuto a Juani Mieres, che si è immediatamente avvicinato a Lebron con fare minaccioso. El Lobo ha risposto facendo altrettanto, ma poi si è leggermente ricomposto ed è andato a sedersi tra una lamentela e un’altra. Finita qui? Ovviamente no, perché subito dopo gli avversari hanno richiesto a gran voce la squalifica della coppia n.1 del seeding, non ottenendo però buoni riscontri (per loro) dall’arbitro e dal supervisor, che hanno invece optato per un “semplice” warning.

Tra il nervosismo generale, si è così tornati in campo sul punteggio di 4-3 per Garrido/Yanguas e i due giovani spagnoli hanno subito confermato il break, portandosi sul 5-3. Con le spalle al muro, Lebron e Galan hanno poi provato a rialzarsi in extremis, salendo fino al 4-5 15-40 sul servizio avversario, ma poi si sono spenti sul più bello, permettendo così a Yanguas e Garrido di ribaltare il game e vincere dunque un incredibile match.  

Interessanti a fine incontro le statistiche: se da una parte i winners sono stati i medesimi per le due coppie (68), dall’altra non si può dire lo stesso per gli errori non forzati, che sono stati addirittura 49 per Galan/Lebron, contro i 34 di Garrido/Yanguas. Questa è stata la chiave del match, oltre alla grande capacità dei due spagnoli più giovani di saper sfruttare meglio le palle break avute (3/6 convertite contro le 2/9 trasformate dagli avversari).

Yanguas richiama l’attenzione dell’arbitro per un fallo di piede di Lebron e il Lobo impazzisce 

“Voglio congratularmi con tutto il mio team, abbiamo fatto un grande lavoro oggi – ha affermato Yanguas al termine della sfida -. Penso che abbiamo gestito bene la pressione sotto tutti i punti di vista. Siamo davvero contenti per questo risultato”. Il microfono è poi passato a Garrido, che tra un ringraziamento e l’altro si è lasciato andare a un breve commento su quanto accaduto nel terzo set: “Sinceramente, penso che queste siano cose che non dovrebbero succedere nello sport”.

E a proposito di quest’ultimo tema, è giusto fare una riflessione: in questi anni il padel si è sempre mostrato come uno sport ricco di fair-play (spesso si sono visti per esempio i giocatori ammettere una propria infrazione), ma ora le possibilità che questa buona condotta generale diminuisca sono più concrete che mai. Il motivo? I prize money sempre più alti, che portano i giocatori a vivere le partite con molta più tensione e agitazione. Ciò vuol dire che anche nei prossimi mesi potrebbero vedersi diversi episodi simili a quello odierno e per questo è già ora necessario intervenire per evitare problemi futuri. Come? Dando agli arbitri e ai supervisor delle indicazioni precise e concrete su come applicare le regole nelle varie situazioni più delicate, che possono essere per esempio quelle legate alla video review (fondamentale avere delle regole chiare su quando si può chiederla e su quante chiamate si possono sbagliare a set) o alla regolarità o meno di determinate battute (il servizio camminato di Lebron e altri è spesso sinonimo di fallo di piede, ma spesso, se non ci sono lamentele degli avversari, non viene chiamata l’infrazione. E lo stesso succede nel caso del saque alto di molti giocatori). 

Sanyo Gutierrez e Paquito Navarro (credit: Premier Padel)

Tornando al torneo in corso, ora Yanguas e Garrido dovranno affrontare ai quarti i connazionali Arroyo/Alonso (14), che oggi hanno battuto dei sempre più spenti Ruiz e Tello (separazione in vista per questa coppia?) per 6-4 7-6(6). Oltre a Ruiz/Tello, ha poi deluso anche Fernando Belasteguin (la speranza per lui è che possa migliorare di condizione nel corso della stagione, per finire in modo decoroso la sua carriera), che insieme a Lucho Capra è stato battuto da Cardona/J. Ruiz per 6-1 6-4, mentre hanno passato il turno tutti gli altri big.

Hanno dunque superato gli ottavi anche Paquito/Sanyo, che si sono presi la loro rivincita contro Rico/Esbri (6-4 6-7 6-1 oggi dopo la sconfitta di settimana scorsa a Riyadh), terminando però il loro match ben oltre la mezzanotte del Qatar. In riferimento a questo, va detto che c’è assolutamente bisogno di una ristrutturazione del sistema orari. Specialmente in uno sport come il padel, in cui i vetri del campo si inumidiscono sempre più con l’arrivo della notte (soprattutto in determinate condizioni atmosferiche come quelle di Doha) e in cui un match può durare anche più di tre ore, è infatti necessario trovare delle soluzioni per evitare di vedere partite che finiscono troppo tardi, con condizioni davvero al limite e penalizzanti anche per lo spettacolo. Possibili idee? Utilizzare più campi, iniziare prima oppure spostare gli ultimi incontri in campi liberi nel caso in cui si andasse lunghi con il programma.

L’ordine di gioco di domani (mercoledì 6 marzo) al Qatar Major 2024

C’è sicuramente un po’ di amarezza per Carolina Orsi: in coppia con la spagnola Lobo, l’italiana ha perso un match non impossibile contro Sharifova/Carnicero, non sfruttando dunque una ghiotta occasione per conquistare il primo quarto di finale nel circuito Premier Padel. 

Per quanto riguarda i risultati odierni femminili, c’è sicuramente un po’ di amarezza per Carolina Orsi (n.29): in coppia con la spagnola Marina Lobo (n.34), l’italiana ha perso un match non impossibile contro Sharifova (n.48)/Carnicero (n.44) per 6-3 7-6(6), non sfruttando dunque una ghiotta occasione per conquistare il primo quarto di finale nel circuito Premier Padel. Peccato soprattutto per il secondo set, in cui l’azzurra e la sua compagna hanno sprecato un set point sul 6-5 30-40, prima di perdere per 8-6 al tie-break dopo aver recuperato dal 6-2. Niente da fare anche per l’altra italiana in campo oggi, ovvero Lorena Vano (n.76), che è stata sconfitta insieme alla brasiliana Schuck (n.79) dalle esperte Sainz/Llaguno (tds 9) con un netto 6-2 6-0.

Tra le big nessuna sorpresa: tutte hanno fatto il loro dovere, qualificandosi per i quarti di finale. Qui di seguito dunque tutti i match di domani: in campo maschile, Yanguas/Garrido vs. Arroyo/Alonso, Momo/Chingotto vs. Stupa/Di Nenno, Paquito/Sanyo vs. Cardona/J. Ruiz e Coello/Tapia vs. Nieto/Sanz; nel torneo femminile, invece, Sanchez/Josemaria vs. Castello/Jensen, Sharifova/Carnicero vs. Ortega/Virseda, Triay/Fernandez vs. Sainz/Llaguno e, infine, Gonzalez/Brea vs. Salazar/Icardo. Si comincerà alle ore 13:30 italiane, con una partita sul campo centrale e una sul Grandstand 1.  


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