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HAN-GAR, la copertura innovativa
IMPIANTI

HAN-GAR, la copertura innovativa

Il padel è uno sport prettamente indoor, come evidenziato dai numeri, e quindi stanno nascendo soluzioni sempre più affascinanti e performanti. Tra le quali si distingue HAN-GAR, una struttura in legno e strati di lamiera, ricoperti di pannelli fotovoltaici. Una struttura top class


Immaginate di poter giocare in un campo coperto (of course), all’interno di una struttura super confortevole, ecosostenibile, performante e con indubbi vantaggi nei costi di gestione. Ora smetti di immaginare e catapultati nel meraviglioso mondo di HAN-GAR, una nuova struttura fatta di legno e strati di lamiera a sandwich, ricoperta di pannelli fotovoltaici e arredata come Dio comanda. È la nuova sfida di Padel Corporation, azienda già nota per la qualità dei suoi campi, che ha deciso di sbarcare nel settore delle coperture, spinta dalla richiesta dei club, sempre più convinti della necessità di avere strutture indoor che siano disponibili 365 giorni l’anno, con pioggia, vento e freddo. E, come spesso accade quando un mercato comincia a diventare maturo, la richiesta sta virando su progetti innovativi, che possano diventare un tratto distintivo per un centro che cerca l’eccellenza. Come spiega Mattia Rossetti, amministratore unico di Padel Corporation. «HAN-GAR nasce da un’esigenza ben precisa, quella di investitori di ottimo livello che hanno perfettamente compreso che il padel è un business soprattutto quando i campi sono coperti e vuole una soluzione che sia diversa dalle tradizionali tensostrutture».

In particolare, qualcosa che rispecchi i canoni moderni, cioè sia confortevole, elegante ed ecosostenibile. Per riuscirci, Padel Corporation è andata a caccia di partner di altissimo livello: «Li abbiamo trovati in Centrolegno, un’azienda che tratta queste soluzioni da 25 anni e ha contribuito alla costruzione del palcoscenico mobile del Teatro alla Scala di Milano o il Nautilus di Pesaro, ancora oggi l’hotel in legno più alto d’Europa dice Rossetti -. Per loro, parlare di una struttura come HAN-GAR è come passare dall’università alle elementari». Ma non solo, perché alle spalle c’è un team di primissimo ordine, guidato dalla mano di un progettista come Attilio Marchetti Rossi, un’eminenza (dal 1981) nel campo delle strutture in legno («Il legno ha il potere di cambiare il mondo, per un futuro più inclusivo, equo e sostenibile» è il suo claim).

«HAN-GAR è una sorta di edificio industriale, seppur prefabbricato, con tutti i vantaggi di comfort e coibentazione. Basta pensare a cosa significa giocare ogni giorno dell’anno a una temperatura compresa tra 22 e 24 gradi. L’effetto sarà dirompente» Mattia Rossetti

Il progetto HAN-GAR ha cominciato a prendere forma camminando a braccetto con l’installazione dei campi da parte di Padel Corporation. Se al principio la copertura era vista come un’opzione da considerare dopo aver avviato l’attività sportiva, ora è semplicemente l’opposto. Al punto da diventare un must. Stando ai numeri, che sono insensibili ma difficilmente sbagliano, la percentuale complessiva di campi coperti sta salendo di circa sei, sette punti percentuale all’anno (attualmente si assesta intorno al 38%, mentre era del 32% a dicembre 2022), ma in certe regioni come la Lombardia, hanno sforato il 70%. Il padel è fondamentalmente uno sport indoor perché sole e vento sono elementi di forte disturbo per il gioco e lo dimostra la stessa Spagna che presenta un numero di campi coperti superiore alle abitudini di altri sport di racchetta, tennis in primis.

Ma l’obiettivo di HAN-GAR non è solo quello di distinguersi dal punti di vista architettonico e di design (che già rappresenta una svolta) ma anche per le migliori prestazioni che può garantire: «HAN-GAR è, a tutti gli effetti, una sorta di edificio industriale, seppur prefabbricato. Quindi, presenta tutti i vantaggi del caso: il comfort, l’ottima coibentazione, la possibilità di riscaldarlo e climatizzarlo con facilità. Basta pensare a cosa significa per uno sportivo giocare ogni giorno dell’anno a una temperatura compresa tra 22 e 24 gradi. L’effetto sarà dirompente – è sicuro Rossetti – anche se il target rimane medio-alto, ideale per chi vuole essere un riferimento nella sua zona». E se il successo sportivo è sostanzialmente assicurato (il giocatore un minimo evoluto preferisce giocare indoor perché le condizioni di gioco sono determinate, senza possibili anomalie a interferire e con la garanzia di poter giocare in qualsiasi condizione climatica), l’aspetto economico non deve spaventare. Almeno seguendo la logica imprenditoriale: «Quello che vogliamo cambiare  è l’approccio alla copertura che fino adesso è stata considerata un costo necessario, mentre può essere il miglior investimento possibile per un centro sportivo. In un certo senso è come non pagarlo – sorride Rossetti, che poi spiega -: l’investimento non è troppo superiore a una tensostruttura di ottimo livello».

«Vogliamo cambiare l’approccio alla copertura che fino adesso è stata considerata un costo necessario, mentre può essere il miglior investimento possibile per un centro sportivo» Mattia Rossetti

La differenza sta nel risparmio di gestione, determinato dai pannelli fotovoltaici che coprono il tetto di HAN-GAR. Immaginiamo di coprire quattro campi e quindi circa mille metri quadri: l’energia che produce, oltre 200 kwatt, consente un risparmio fino a 8-10 mila euro al mese, soprattutto se il centro ha club house, spogliatoi e altre strutture sportive su cui dirottarla». Nell’arco di sei, sette anni, il mutuo per costruire un HAN-GAR  sarebbe estinto con le sole risorse che normalmente servono per saldare le utenze elettriche e l’ulteriore vantaggio che i pannelli fotovoltaici hanno una durata fino a 25 anni. «A livello pratico, è un investimento che si ripaga in un periodo temporale limitato e che poi produce utili consistenti. Senza considerare che, se costruito su area artigianale o commerciale, il valore di un immobile prefabbricato aumenta col tempo ed è facilmente riconvertibile per usi artigianali o commerciali, qualora ci fosse bisogno». Insomma, i vantaggi sono evidenti in termini economici e sportivi e HAN-GAR rappresenta una novità che fa crescere la qualità dell’intero settore delle coperture padel: «I primi Hangar faranno nascere la corsa – dice sicuro Rossetti – perché in un settore in evoluzione, un’offerta innovativa non può che essere accolta con entusiasmo».


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