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Il club più grande al mondo? A Miami…
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Il club più grande al mondo? A Miami…

Il progetto di espansione dell’Ultra Padel consentirà di disporre di ben 29 campi con una notevole struttura indoor e una serie di facilities. E l’ambizione del Chief Padel Officier, Julian Wortelboer è trasformarlo nel vero punto di riferimento del padel negli States


Il padel negli Stati Uniti è in lenta ma costante crescita, con diversi investitori impegnati a cercare un business model di successo e anche qualche azienda italiana che ci ha già messo un piede, come Favaretti. Certamente, quando la macchina americana si mette in moto, cambiano le proporzioni rispetto agli standard europei. Quindi, non deve stupire se quest’anno partorirà il più grande padel club del mondo, con ben 29 campi. La città prescelta è Miami, in quella Florida che attualmente rappresenta lo stato col maggior sviluppo padelistico, anche grazie alla presenza di tanti sudamericani che già conoscono e praticano il gioco. La location sarà l’Ultra Padel, struttura già operativa che conta di 9 campi e che verrà presto ampliata.  

L’ambizioso progetto è sostenuto da Julian Wortelboer, presidente della Padel Coaches Association, fondatore della Padel Smash Academy, investitore e consulente in Park Padel e perfino co-host di un podcast. Ma soprattutto, è il Chief Padel Officer di Ultra Padel. Il club attualmente ospita cinque campi outdoor, tre indoor e uno singolo. L’espansione prevede altri 12 campi all’aperto che potrebbero essere pronti già il mese prossimo, e otto al coperto (compreso il primo kid’s court per i più piccoli) nel mese di giugno.

Ultra Padel è stato acquisito da un gruppo di investitori francesi nel novembre del 2022 e infatti è stata fatta una scelta precisa sui colori dei campi: «Ovviamente amano Roland-Garros, quindi la superficie dei campi sarà rosso mattone, come la terra battuta nel tennis. Sarà super cool» ha dichiarato Wortelboer (anche se su questo aspetto nutriamo qualche dubbio). Trattandosi di States, l’aspetto tecnologico non verrà trascurato e grazie all’uso di telecamere e intelligenza artificiale si potranno vedere gli highlights delle partite e altri contenuti video per rendere l’experience ancora più affascinante.

Chiaramente una struttura di questo livello deve offrire una serie di facilities, oltre ai campi: «Entro la fine di ottobre contiamo di aprire il resto della struttura indoor – dice Wortelboer -, con un ristorante di alto livello, palestra e Spa con crioterapia, pilates e yoga». Una scelta comprensibile grazie alla forte partecipazione femminile che si registra nel padel. L’aspetto agonistico sarà fondamentale per dare continuità all’attività del club e infatti Wortelboer ha già annunciato di «essere già in contatto con Red Padel, National Padel League e USPA per organizzare un’infinità di tornei. Avremo eventi ogni settimana e con la possibilità di ospitare tanti giocatori. Volendo, potremmo arrivare anche a 400!».

«Siamo in contatto con Red Padel, National Padel League e USPA per organizzare un’infinità di tornei. Volendo, potremmo ospitare anche 400 giocatori! E apriremo anche la prima junior academy degli Stati Uniti» Julian Wortelboer

Ma visto che sky is the limit, l’Ultra Padel ospiterà quest’anno una tappa del circuito A1, quello fondato e gestito da Fabrice Pastor, particolarmente conosciuto in Sudamerica. Inoltre, è probabile che il club ospiti anche le prime due giornate della Pro Padel League (1-6 aprile e 8-13 aprile), il campionato a squadre americano che quest’anno prevede la partecipazione di tanti top player mondiali e alcune leggende del nostro sport, almeno nelle settimane che non coincidono con eventi Premier Padel.

Gli Stati Uniti non hanno ancora una expertise clamorosa nel mondo padel, ma c’è una lunga lista di persone che ha fatto richiesta di lavorare all’Ultra Padel, attirate dallo Sunshine State e da un progetto affascinante: «Ogni giorno qualcuno si propone – dice Wortelboer –: stiamo firmando i migliori giocatori del paese affinché si allenino qui per alzare il livello di competitività e di coaching. Apriremo anche la prima junior academy degli Stati Uniti perché è assurdo non ve ne sia ancora una e diventeremo un punto focale per lo sviluppo del padel negli Stati Uniti. Appassionati da tutto il mondo vorranno venire qui per giocare e noi siamo super emozionati».


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