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Josè Fernandez: tutti i segreti di un vetro pulito
Punto de Oro

Josè Fernandez: tutti i segreti di un vetro pulito

Madrileno, 41 anni, tifoso dell’Atletico, prima la carriera militare, oggi di professione “Limpia cristales”. Lo è stato anche alla tappa del World Padel Tour di Tolosa, per garantire pulizia massima ad una superficie che, se non trattata adeguatamente, può influenzare il rimbalzo della pallina.


Su Instagram si firma josethebest_limpia_cristales, nella vita è semplicemente Josè Fernandez. Ha 41, è nato e vive a Madrid, tifa Atletico ed è un “Limpia cristales”, colui che pulisce i vetri su un campo da padel. È manager per Mintsa, un’impresa di pulizie con esperienza nel settore dal 1975: «Siamo circa cinquanta dipendenti, ci occupiamo di pulizie in generale per imprese. Per anni abbiamo lavorato con il World Padel Tour, entrando quasi per caso. Recentemente siamo stati nuovamente chiamati per collaborare alla tappa di Tolosa». Josè questo lavoro lo ha scelto dopo aver preso la decisione di cambiare strada. Si è anche tatuato due piccole spazzole sul polso sinistro: «Prima facevo il militare, mi occupavo di comunicazione. Cercavo un nuovo lavoro, che potesse significare per me anche um miglioramento economico. Il padel? Onestamente lo conoscevo, ma non avevo mai giocato. Qui a Madrid e più in generale in Spagna lo sport numero uno rimane il calcio. Tifo da sempre Atletico Madrid, il mio giocatore preferito è Iker Casillas».

Non solo padel però, perché durante il Covid, specialmente nella prima ondata, il suo lavoro è stato un altro: «Quando è iniziata la pandemia, la mia azienda era molto impegnata nella sanificazione in luoghi come ambasciate ed uffici. È stato un periodo impegnativo e strano. Volevo essere utile in quel frangente affinchè quel brutto momento potesse finire il prima possibile». Ma come si pulisce un vetro? Quando lo si fa?: «Si arriva ai campi il primo giorno di torneo, si fa una pulizia iniziale che deve durare tutta la settimana. Viene tolta la polvere e tutto ciò che può essere di disturbo. Normalmente si utilizza un prodotto a base ammoniaca. Poi esiste una pulizia quotidiana». 

Nulla è lasciato al caso, ogni piccolo dettaglio viene curato in uno sport dove i rimbalzi sui vetri possono essere condizionati da tanti fattori, tra cui proprio la pulizia degli stessi: «Viene successivamente effettuata una pulizia giornaliera. Per tre volte. La mattina, durante la pausa a fine mattinata e nel pomeriggio. Qui si usa solamente acqua per non rischiare che la palla prenda dei rimbalzi strani». Quali possono essere le conseguenze di un vetro sporco? Josè non ha dubbi: «Quando un vetro non è pulito adeguatamente, il problema principale è che la palla cade verso il suolo, anziché rimbalzare sul cristallo. Sui vetri si accumula sudore, frammenti della copertura delle palline, i segni della “pintura” della racchetta. Li si pulisce sempre, poi, tra secondo e terzo set. Hai solo due minuti, devi essere preciso e veloce. Tenere i vetri puliti è fondamentale».

«Quando un vetro non è pulito adeguatamente, il problema principale è che la palla cade verso il suolo, anziché rimbalzare sul cristallo. Sui vetri si accumulano sudore, frammenti della copertura delle palline, i segni della “pintura” della racchetta»

Il madrileno oggi gioca a padel («a sinistra, sono un attaccante!») ed è un volto noto in questo mondo: «Ho conosciuto molta gente nel circuito. I giocatori sono persone molto gentili, accessibili a tutti, non sono delle rock star. I più esigenti con la pulizia dei vetri? Normalmente chi sta perdendo. Noi dobbiamo garantire la miglior condizione per tutti i giocatori, i vetri non devono essere un fattore importante nelle vittorie o nelle sconfitte». A Tolosa ha incontrato l’ex stella Nba Tony Parker, non ha un giocatore di padel preferito anche se Ale Galan è uno di quelli che ritiene più spettacolari ed è convinto di una cosa: «I prossimi due anni saranno fondamentali per la crescita del padel a livello mondiale. La gente è importante che veda che attorno ad un torneo esiste un gruppo di persone che provano, con il proprio lavoro, a renderlo perfetto».

«Attorno ad un torneo esiste un gruppo di persone che provano, con il proprio lavoro, a renderlo perfetto>» Josè Fernandez

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