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La Grande Rivoluzione: che coppia sarà Galan/Chingotto?
CIRCUITO PRO

La Grande Rivoluzione: che coppia sarà Galan/Chingotto?

La separazione di Galan e Lebron ha lanciato un nuovo valzer di coppie. La più interessante (e probabilmente competitiva) è quella formata da Ale Galan e Fede Chingotto: quali sono le loro prospettive? Lo abbiamo chiesto a tre super coach: Gus Spector, Mauricio Algarra e Saverio Palmieri


La separazione tra Ale Galan e Juan Lebron ha inevitabilmente lanciato un nuovo valzer di coppie, in uno sport che non ha bisogno di tanti stimoli in questo senso, visto che matrimoni e divorzi hanno un ciclo perfino più frequente che nella vita quotidiana. Sono dunque bastati due tornei per riformare una nuova griglia di partenza. E qual è la nuova coppia più intrigante? Non il déjà vu Paquito/Lebron ma Galan/Chingotto, una pareja che affascina per i contrasti: fisici, tecnici, stilistici. Ma cosa cambia per Galan, probabilmente il miglior giocatore attuale pound-for-pound? E per Chingotto? Quali saranno i problemi maggiori? Lo abbiamo chiesto a tre super coach come Gus Spector, Mauricio Algarra e Saverio Palmieri.

«Il primo adattamento tecnico è scontato – spiega Palmieri -: Galan dovrà spostarsi più volte a destra per colpire dall’alto. Con Lebron non era chiaramente necessario, con Chingotto accadrà di frequente. Nell’ultimo periodo Galan ha mostrato una maggior sicurezza e personalità nei momenti decisivi e dovrà continuare a essere molto protagonista, ad assumersi forti responsabilità perché dovrà mettere in conto che da destra arriveranno tanti vincenti in meno». Proprio l’aspetto mentale è il riferimento da cui parte coach Gustavo Spector: «È vero, Galan dovrà imparare a essere più protagonista perché spesso era Lebron che nei momenti cruciali si caricava la coppia sulle spalle, ma chi dovrà fare un salto di qualità a livello psicologico è Chingotto: fin qui, nessuno gli ha mai chiesto di vincere tornei. Adesso invece avrà molta pressione addosso perché l’obiettivo di Galan rimane lo stesso: chiudere l’anno da numero uno. Come reagirà Chingotto?».

Meno dubbi invece sull’accoppiamento tecnico: «Chingotto è rapido, può fare una buona transizione sotto rete, creare tante occasioni per il compagno e poi avranno una caratteristica unica: nel choque di volée, quando tutti i giocatori si ritrovano sotto rete, sono due fenomeni. Useranno spesso questa situazione. Poi è normale che Galan dovrà invadere più spesso la zona di destra perché, quando in difficoltà, gli avversari alzeranno un lob su Chingo».

L’immagine del primo allenamento di Chingotto e Galan

Mauricio Algarra è ottimista sulla buona riuscita della coppia, pur nella convinzione che «sarà quasi impossibile che ripetano i 33 titoli conquistati dalla coppia Galan/Lebron. Però Chingotto ha una visione di gioco perfetta e potrà cucinare tanti punti per Galan, il quale dovrà sfruttare queste opportunità, andando a giocare più smash da destra, sopra la testa del compagno. Inoltre, Ale dovrà imparare a giocare scambi più lunghi perché la transizione a rete sarà meno efficace e raramente vedrà arrivare dei lob dalla sua parte. Dovrà sopportare un dispendio energetico maggiore perché dovrà coprire più campo. Poi, se conquistano la rete, nel choque di volée tengono testa anche a Tapia/Coello. Anzi, sarà un’opzione per poterli battere».

Palmieri riflette anche su un altro aspetto non trascurabile: «Lo stato di salute di Galan trarrà giovamento dalla separazione con Lebron. Se ha deciso di lasciarlo dopo soli due tornei e nonostante gli straordinari record che hanno raggiunto insieme, vuol dire che il vaso era stracolmo. Ora, con più libertà e leggerezza, potrà dimostrare tutte le sue qualità».

Su un fatto sono tutti d’accordo: «Stupa e Di Nenno, Tapia e Coello, dovrebbero essere ben contenti di non trovarseli più davanti. Credo che chiunque preferisca affrontare Galan/Chingotto rispetto a Galan/Lebron». Soprattutto Stupa e Di Nenno, che hanno un record di una vittoria e 8 sconfitte contro gli (ex) Galanticos, mentre Tapia e Coello sono in parità (4-4), con quest’ultimo ha speso parole importanti su questa separazione: «La loro decisione può rendere più semplice la corsa al titolo di numero uno, però se Nadal, Federer e Djokovic hanno segnato un’era è perché hanno lottato contro per un’intera carriera. Ci fosse stato uno solo, la storia non sarebbe stata così bella. Quindi sono comunque triste perché erano una coppia che ti spingeva a migliorare». E che garantiva spettacolo: da tutta questa vicenda, ci hanno perso un po’ tutti.

Lebron/Paquito: repetita iuvant?
Juan Lebron è diventato il primo giocatore europeo a raggiungere la vetta del ranking mondiale nel 2019 proprio in coppia con Paquito. Però sono passati altri quattro anni, Paquito ha appena spento le 35 candeline e la forma fisica non è certamente migliorata. Lebron aveva tre opzioni migliori ma tutte impraticabili: Tapia, Stupa e Garrido (quest’ultimo poteva anche farci un pensiero ma non dopo la finale raggiunta a Doha e quel fattaccio che ha portato alla decisione di Galan di separarsi dal Lobo). Lebron ha preferito la scelta più sicura e che, per talento, può dare fastidio a tutti. Inoltre, entrambi conoscono pregi e difetti dell’altro e quindi non servirà un grande periodo di adattamento. Lebron ha probabilmente subito scartato le ipotesi Momo Gonzalez (col quale giocherà a Puerto Cabello solo perché non c’erano alternative nei tempi di iscrizione), Juan Tello (un Galan in diminutio) o l’azzardo di affiancarsi un giovane di belle promesse come Javi Leal o Leo Augsburger. Quali obiettivi si possono porre Paquito e Lebron? Nell’ambito del singolo torneo possono sempre vincere (come ha dimostrato Paquito con Chingotto all’ultimo WPT Master Final) ma è difficile possano farlo con una continuità tale da lottare per il posto di numero uno, un affare che riguarderà Coello/Tapia e Stupa/Di Nenno.

L’ultimo ballo del Boss
Fernando Belasteguin ha annunciato da tempo che questa sarà la sua ultima stagione da professionista e vorrebbe chiudere una carriera straordinaria in maniera dignitosa. Con Lucho Capra sarebbe stato difficile, con Juan Tello potrebbero crescere le possibilità. Bela si sposterà a destra, come aveva fatto solo per Tapia anche se per un periodo limitato. Qui si è dovuto adattare. Proverà a vincere un ultimo torneo ma le chance saranno ridotte a un eventuale P2 senza le primissime coppie presenti.

Altro giro, altra corsa
Nel valzer sono stati coinvolti altri giocatori. Momo Gonzalez, abbandonato da Chingotto, tornerà a giocare con Alex Ruiz, una coppia senza infamia e senza lode. Era rimasto appiedato Sanyo Gutierrez che ha deciso di ri-accoppiarsi con Maxi Sanchez col quale aveva raggiunto la vetta mondiale nel 2018. Si pensava che Sanyo potesse fare da chioccia al giovane (classe 2004) Leo Augsburger, un pegador straordinario quanto inaffidabile. Giocare al fianco di Sanyo non sarebbe stato semplice (narcisista e poco incline ad ascoltare le opinioni altrui, anche quando si tratta del coach nei cambi di campo dove generalmente parte un monologo. Il suo), però Leo avrebbe potuto sfruttare l’esperienza e la conoscenza del gioco del genio. Imparare a giocar a padel e non solo a pestare la palla gli avrebbe fatto comodo.


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