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Da Wimbledon al Padel: Fabbiano inaugura Fabs Center
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Da Wimbledon al Padel: Fabbiano inaugura Fabs Center

Il pugliese, ex numero 70 della classifica ATP, insieme ai fratelli Roberto e Valentina il 12 agosto presenterà un nuovo centro con 4 campi indoor, il primo di San Giorgio Ionico, una decina di chilometri da Taranto. Non solo padel anche tanti servizi e già una finestra su possibili sviluppi futuri…


Si chiama Fabs Padel Center ed è il grande progetto lanciato dai tre fratelli Fabbiano che verrà inaugurato il prossimo 12 agosto a San Giorgio Ionico, centro di poco più di 10 mila abitanti a una decina di chilometri da Taranto. Deus ex machina Roberto, Valentina e Thomas, ex tennista di eccellente livello (con quattro terzi turni raggiunti nei tornei del Grande Slam), capace di arrampicarsi nel 2017 fino alla posizione numero 70 della classifica ATP e di battere nella propria carriera due top 10 di grande valore come Stefanos Tsitsipas e Dominic Thiem, il primo sull’erba di Wimbledon, il secondo sul cemento di Flushing Meadows.

Nell’idea imprenditoriale dei Fabbiano quattro campi da padel coperti, una palestra, un ristorante e bar e un’area ludica per bambini, con un possibile sviluppo futuro per altri servizi in un terreno a fianco: “Siamo cresciuti a Taranto – afferma Roberto, maestro di tennis a Foligno – Volevamo creare qualcosa per questo territorio. Il padel in paese mancava, sarà il primo centro in assoluto. Esistono già strutture a Taranto. Qui in Puglia, come nel resto del paese, è uno sport in grandissima espansione e abbiamo pensato che aprire un nuovo centro rappresentasse una grande opportunità”.

«Siamo cresciuti a Taranto, volevamo creare qualcosa per questo territorio. In Puglia è uno sport in enorme espansione e abbiamo pensato che aprire un nuovo centro rappresentasse una grande opportunità» Roberto Fabbiano

I campi sono inseriti in una struttura tensostatica aperta perimetralmente: “Come mai non abbiamo pensato a campi all’aperto? – continua Roberto Fabbiano – Il padel sta diventando sempre più sport da indoor, indipendentemente dalla località, perché sole e vento possono essere fattori che impattano nel gioco. La stessa considerazione vale per il Sud. In Puglia le strutture sono sparse a macchia di leopardo. Vi sono centri importanti come a Trani e Bari, per esempio, e altre zone dove il potenziale di crescita è ancora enorme”. Padel ma non solo nell’idea degli imprenditori pugliesi, da sempre sportivi, tennisti per vocazione: “Abbiamo puntato molto sull’area esterna dove si potranno guardare le partite. Esiste già ora uno spazio dove vorremmo ricavare una palestra. Fabs Center vuole essere un luogo di ritrovo per tutti. I nostri ruoli? Io sarò di supporto alla gestione sarò supervisore insieme a Valentina, Thomas quando è possibile ci darà una mano dal punto di vista dell’immagine”.

Olimpionico a Rio nel 2016, tra singolo e doppio, ha vinto 32 partite nei tornei del Grande Slam. Tennista grintoso, con un gioco molto aggressivo, ha vissuto il suo anno d’oro nel 2019 centrando una prestigiosa semifinale a Eastbourne e il terzo turno Slam sia all’Australian Open sia a Wimbledon: “Questa idea raggruppa molteplici aspetti della mia passione per il tennis e lo sport a tutto tondo ma anche l’amore e la gratitudine per la mia gente e il mio territorio – afferma Thomas – Abbiamo pensato a qualcosa che rappresenti un punto d’incontro per tutti. Se ne occupano in prima persona Roberto e Valentina, ma ci tengo a mettere in risalto tutta la passione e il senso di gratitudine che sento di avere per la gente che mi ha sostenuto”.

«Il padel non è un ridimensionamento sportivo, lo dico anche per coloro che lo praticano. Certo il tennis è “adulto” nel suo genere ed è facile innamorarsi» Thomas Fabbiano

Thomas Fabbiano ha già uno sguardo sul futuro prossimo: “Il sogno è che il centro possa diventare luogo d’incontro per le famiglie. Si tratta di un investimento non solo di natura economica, siamo desiderosi di dare slancio ulteriore alla consapevolezza della necessità dello sport nella vita comunitaria. Il tennis? Non lo esclude, anzi, è punto di approdo, in sintonia emotiva e non solo con il Circolo Tennis a cui devo tutta la mia parabola di atleta. Il padel non è un ridimensionamento sportivo, lo dico anche per coloro che lo praticano. Certo il tennis è “adulto” nel suo genere ed è facile innamorarsi. Per questo la nostra idea è un luogo di svago si ma anche di crescita individuale e collettiva”.

Progetti tanti, il kick-off tra qualche giorno: “Abbiamo invitato tante istituzioni, sia federali che non – chiude Roberto – Ci tenevamo a presentare il nostro progetto alla comunità. È prevista una esibizione serale, giocherà anche Thomas che si sta sempre di più appassionando al padel, sport che lo diverte molto. Da settembre vorremmo iniziare con la scuola padel e costruire sinergie insieme al Circolo Tennis. L’idea è coinvolgere tanti bambini e famiglie, cosa che riteniamo prioritaria. Poi penseremo a strutturare una offerta per gli adulti scegliendo dei maestri. Inizieremo con qualche torneo amatoriale, ma abbiamo in cantiere anche tornei FITP, essendo un circolo affiliato. Progetti futuri? Ci piacerebbe offrire altri servizi: su tutti una piscina e anche dei campi da tennis”.

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