Skip to main content
ATTREZZATURA

Noene, il Grip Anti-Shock

Come suggerisce il guru del padel in Italia, coach Gustavo Spector (che passa qualche ora in campo al giorno…), i fastidi principali di cui soffre il padelista sono al braccio e gomito, a causa delle vibrazioni che produce l’impatto della palla. Per limitarle, una soluzione è usare il Grip Anti-Shock di Noene, materiale che permette di eliminarle al 96%

di Lorenzo Cazzaniga

13 giugno 2023


Quante palle colpisce in un’ora di lezione un maestro di padel? Una stima complessa da calcolare, anche per i diretti interessati. Siamo comunque nell’ordine delle centinaia, da moltiplicare per sei, sette, otto ore al giorno, per sei giorni alla settimana, per oltre quaranta settimane all’anno. E ormai da diversi anni, nel caso del guru del padel in Italia, coach Gustavo Spector, spesso impegnato con giocatori e giocatrici di alto livello, come il caso di Emily Stellato, Giulia Sussarello e Carolina Petrelli, sostanzialmente la nazionale azzurra. Quindi, chi meglio di lui può verificare quello che è l’incubo maggiore di un appassionati di padel, quel dolore al gomito/braccio che impedisce di giocare al meglio e, nei casi più gravi, forza allo stop anche per parecchie settimane? «I dati, anche quelli che arrivano dalla Spagna dove ci sono oltre cinque milioni di giocatori, parlano chiaro – dice Spector -: l’infortunio principale è legato al gomito e braccio. L’impatto con la racchetta può essere traumatico perché in 90 minuti di gioco si colpisce un altissimo numero di palle e non sempre il giocatore è così ben preparato da sopportare questo carico».

Come rimediare? «In primis scegliendo una racchetta corretta, non troppo rigida rispetto alla propria muscolatura e livello di gioco. E poi cercando soprattutto di risolvere o, ancor meglio, prevenire i fastidi, usando per esempio l’Anti-Shock Padel di Noene che blocca la quasi totalità delle vibrazioni all’impatto. Non è invasivo e aiuta tanto». Of course, per un maestro restare in buona salute è fondamentale per lavorare serenamente, ma lo stesso discorso vale per i loro allievi e i giocatori di club, dai principianti agli agonisti (l’epicondilite non distingue i livelli di gioco), perché un appassionato infortunato, è anche un cliente che non fa lezioni, non partecipa ai tornei, non prenota i campi. Motivi sufficienti affinché sia doveroso offrire tutte le informazioni necessarie per prevenire un dolore.

Personalmente, ho conosciuto i benefici di Noene a causa di un problema al ginocchio di un vecchio amico dell’Aspria Harbour Club di Milano, Angelo A.; non gli consigliai, ça va sans dire, di montare un grip sulla rotula, ma di infilare nella scarpa una soletta, a sostituzione di quella standard. Onestamente lo feci con scarsa convinzione e solamente perché il distributore dell’epoca me ne lasciò gentilmente una manciata, garantendone l’efficacia. Un paio di settimane dopo, Angelo A. mi corse incontro nella locker room abbracciandomi come un fratello: «Dopo quattro mesi sono tornato a giocare senza avvertire dolore». All’epoca si parlava di tennis. Simili ringraziamenti, seppur più contenuti nell’affettuosità, mi arrivarono da coach del livello di Barbara Rossi (le voleva infilare pure sulle scarpe col tacco!) e colleghi come Stefano Meloccaro (Sky Sport) e Marco Imarisio (Corriere della Sera), un fanatico dai tendini fragili.

La sostanza cancellò lo scetticismo. Quella soletta magica era prodotta in Noene, un materiale che gli studi scientifici hanno dimostrato assorbire il 96% delle vibrazioni, motivo per il quale muscoli e tendini ringraziano sentitamente. Ora, per un giocatore di padel (o di tennis), la paura principale è però legata ai dolori al braccio e al gomito, quelli che spesso obbligano a rinunciare al divertimento di una partita, anche per periodi medio-lunghi. Per questa ragione, Noene ha allargato i suoi orizzonti e creato un nuovo grip, l’Anti-Shock Padel Grip, che ha le medesime capacità di assorbimento delle vibrazioni prodotte questa volta dall’impatto di una palla su una pala in carbonio. Infatti, il cosiddetto gomito del padelista è l’infortunio più ricorrente. In principio, era una striscia da infilare nel mezzo tra grip e overgrip; ora, nella sua evoluzione, è diventato un grip che sostituisce quello standard, con il classico spessore da 1,6 millimetri e una lunghezza adeguata alla racchetta da padel, senza necessitare di tagli.

Il comfort di gioco è notevole, l’impatto meno traumatico per il braccio, particolarmente sollecitato dall’alto numero di colpi che si eseguono in 90 minuti di partita. Tuttavia, l’utilizzo non andrebbe interpretato solo come rimedio ma anche come prevenzione (insieme ad altri accorgimenti, per esempio giocare con pale non troppo rigide e palle non troppo consumate). Inoltre, si finisce col braccio più riposato e meno indolenzito. Ma non si tratta di magia, solo di tecnologia applicata allo sport. Il montaggio è piuttosto semplice ma, se non siete avvezzi ai lavori manuali, meglio affidarsi a un negoziante specializzato.

di Alessandro Rossi
Swingweight!
Alessandro Rossi
ATTREZZATURA

Noene, il Grip Anti-Shock

Come suggerisce il guru del padel in Italia, coach Gustavo Spector (che passa qualche ora in campo al giorno…), i fastidi principali di cui soffre il padelista sono al braccio e gomito, a causa delle vibrazioni che produce l’impatto della palla. Per limitarle, una soluzione è usare il Grip Anti-Shock di Noene, materiale che permette di eliminarle al 96%

di Lorenzo Cazzaniga

13 giugno 2023


Quante palle colpisce in un’ora di lezione un maestro di padel? Una stima complessa da calcolare, anche per i diretti interessati. Siamo comunque nell’ordine delle centinaia, da moltiplicare per sei, sette, otto ore al giorno, per sei giorni alla settimana, per oltre quaranta settimane all’anno. E ormai da diversi anni, nel caso del guru del padel in Italia, coach Gustavo Spector, spesso impegnato con giocatori e giocatrici di alto livello, come il caso di Emily Stellato, Giulia Sussarello e Carolina Petrelli, sostanzialmente la nazionale azzurra. Quindi, chi meglio di lui può verificare quello che è l’incubo maggiore di un appassionati di padel, quel dolore al gomito/braccio che impedisce di giocare al meglio e, nei casi più gravi, forza allo stop anche per parecchie settimane? «I dati, anche quelli che arrivano dalla Spagna dove ci sono oltre cinque milioni di giocatori, parlano chiaro – dice Spector -: l’infortunio principale è legato al gomito e braccio. L’impatto con la racchetta può essere traumatico perché in 90 minuti di gioco si colpisce un altissimo numero di palle e non sempre il giocatore è così ben preparato da sopportare questo carico».

Come rimediare? «In primis scegliendo una racchetta corretta, non troppo rigida rispetto alla propria muscolatura e livello di gioco. E poi cercando soprattutto di risolvere o, ancor meglio, prevenire i fastidi, usando per esempio l’Anti-Shock Padel di Noene che blocca la quasi totalità delle vibrazioni all’impatto. Non è invasivo e aiuta tanto». Of course, per un maestro restare in buona salute è fondamentale per lavorare serenamente, ma lo stesso discorso vale per i loro allievi e i giocatori di club, dai principianti agli agonisti (l’epicondilite non distingue i livelli di gioco), perché un appassionato infortunato, è anche un cliente che non fa lezioni, non partecipa ai tornei, non prenota i campi. Motivi sufficienti affinché sia doveroso offrire tutte le informazioni necessarie per prevenire un dolore.

Personalmente, ho conosciuto i benefici di Noene a causa di un problema al ginocchio di un vecchio amico dell’Aspria Harbour Club di Milano, Angelo A.; non gli consigliai, ça va sans dire, di montare un grip sulla rotula, ma di infilare nella scarpa una soletta, a sostituzione di quella standard. Onestamente lo feci con scarsa convinzione e solamente perché il distributore dell’epoca me ne lasciò gentilmente una manciata, garantendone l’efficacia. Un paio di settimane dopo, Angelo A. mi corse incontro nella locker room abbracciandomi come un fratello: «Dopo quattro mesi sono tornato a giocare senza avvertire dolore». All’epoca si parlava di tennis. Simili ringraziamenti, seppur più contenuti nell’affettuosità, mi arrivarono da coach del livello di Barbara Rossi (le voleva infilare pure sulle scarpe col tacco!) e colleghi come Stefano Meloccaro (Sky Sport) e Marco Imarisio (Corriere della Sera), un fanatico dai tendini fragili.

La sostanza cancellò lo scetticismo. Quella soletta magica era prodotta in Noene, un materiale che gli studi scientifici hanno dimostrato assorbire il 96% delle vibrazioni, motivo per il quale muscoli e tendini ringraziano sentitamente. Ora, per un giocatore di padel (o di tennis), la paura principale è però legata ai dolori al braccio e al gomito, quelli che spesso obbligano a rinunciare al divertimento di una partita, anche per periodi medio-lunghi. Per questa ragione, Noene ha allargato i suoi orizzonti e creato un nuovo grip, l’Anti-Shock Padel Grip, che ha le medesime capacità di assorbimento delle vibrazioni prodotte questa volta dall’impatto di una palla su una pala in carbonio. Infatti, il cosiddetto gomito del padelista è l’infortunio più ricorrente. In principio, era una striscia da infilare nel mezzo tra grip e overgrip; ora, nella sua evoluzione, è diventato un grip che sostituisce quello standard, con il classico spessore da 1,6 millimetri e una lunghezza adeguata alla racchetta da padel, senza necessitare di tagli.

Il comfort di gioco è notevole, l’impatto meno traumatico per il braccio, particolarmente sollecitato dall’alto numero di colpi che si eseguono in 90 minuti di partita. Tuttavia, l’utilizzo non andrebbe interpretato solo come rimedio ma anche come prevenzione (insieme ad altri accorgimenti, per esempio giocare con pale non troppo rigide e palle non troppo consumate). Inoltre, si finisce col braccio più riposato e meno indolenzito. Ma non si tratta di magia, solo di tecnologia applicata allo sport. Il montaggio è piuttosto semplice ma, se non siete avvezzi ai lavori manuali, meglio affidarsi a un negoziante specializzato.

di Alessandro Rossi