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ATTREZZATURA

TEST! Head Speed Pro X

Il nuovo modello della linea speed (che sostituisce la Alpha) è studiato per giocatori agonisti e aggressivi, che amano spingere tanto, sfruttando un peso importante e un bilanciamento avanzato. Bi sogna valutare la capacità di muoverla con agio, soprattutto in difesa. Il design è molto elegante

di Staff Padel Magazine

12 gennaio 2023


La pala che definisce un giocatore, una novità nella rinnovata linea Speed che prende il posto della Alpha, mantenendo alcune caratteristiche tipiche ma aggiungendo questo modello top di gamma, caratterizzato dalla sigla X e che si pone a fianco della classica Pro. Si tratta di una racchetta studiata per giocatori agonisti di ottimo livello e soprattutto ben allenati, dotati di gesti tecnici corretti e in grado di sorreggere un peso importante (375 grammi) con bilanciamento alto (27,2 cm) e un impatto secco. Infatti, la dicitura Power Foam è il marketing name scelto dal brand austriaco ma si tratta pur sempre di EVA la cui densità può variare: in questo caso è piuttosto rigida, come piace ai giocatori agonisti. La forma è a goccia, la costruzione è in carbonio con rivestimento in 12K e la superficie liscia, a favorire un’uscita di palla più rapida (e ricordiamo che la sabbiatura o i rilievi si stima influiscano in una percentuale compresa tra il 5 e l’8% sulle rotazioni). Il grip è comodo, il laccetto elastico e regolabile (anche se una polsiera più larga offrirebbe un comfort ancora maggiore).

LA SCHEDA: Forma: goccia; Telaio: carbonio 12K; Nucleo: Power Foam; Superficie: liscia; Peso: 375 grammi; Bilanciamento: alto; Profilo: 38 mm; Tecnologie: Auxetic, Smart Bridge, Soft Buttcap

In campo è una lanciamissili, se il braccio è in grado di muoverla. Un vecchio adagio sostiene che si dovrebbe usare la racchetta con l’inerzia maggiore (cioè la combinazione tra peso e bilanciamento) che si riesce comodamente (comodamente) a manovrare: ecco, se vi riesce, dalla Pro X potete cavar fuori tanta potenza, con un adeguato feeling dato dalla tecnologia Auxetic, un tipo di costruzione che consente alle fibre di carbonio di contrarsi ed espandersi al momento dell’impatto per generare maggior energia e una miglior sensibilità, che a sua volta si traduce in controllo e precisione della traiettoria, data anche la notevole stabilità.

A CHI LA CONSIGLIAMO: indubbiamente è una pala pensata, studiata e realizzata per un target di giocatori di livello avanzato. Bastano i dati di peso (375 grammi) e bilanciamento (spostato in testa, a 27,2 cm), oltre al rivestimento in carbonio 12K e al nucleo rigido in Black EVA, per capire che serve un braccio educato e allenato per cavar fuori il meglio. Chi riesce a manovrarla, otterrà una notevole potenza e una grande stabilità all’impatto che si traduce in controllo e precisione della traiettoria. Si lascia preferire per i giocatori di sinistra dato che ottimizza la spinta dei colpi al volo, soprattutto quelli alti e più aggressivi, mentre serve una tecnica davvero appropriata per gestirla in fase difensiva.

Per questo si lascia preferire nella fase di offesa, sia con le volée sia nei colpi alti, mentre si fatica a manovrarla in fase difensiva e quindi serve una onesta autovalutazione dei pro e contro (considerando i 90 minuti di gioco) per fare la scelta giusta (considerando che nella stessa linea ci sono i modelli Pro ed Elite, più facili da gestire e permissivi). Certo, chi riesce a manovrarla perché ha braccio e sa usare bene i gesti corti e il polso, allora trova quella combinazione tra potenza e controllo che un giocatore gradisce particolarmente. E soprattutto quella fiducia che, pur spingendo a full, non si rischia di andare fuori giri. Tuttavia, è come salire su una Ferrari: può andare come una scheggia, ma bisogna saperla tenere in strada. Il design è moderno e molto elegante. 

Giocare con la Speed Pro X è come salire su una Ferrari: può andare come una scheggia, ma bisogna saperla tenere in strada

THE TESTER
Lorenzo, 51 anni, livello 5.5
Gioco (solo) a sinistra: è una racchetta da tennis prestata al padel, nel senso che è pesante, bilanciata in testa e con un’inerzia (quindi attitudine alla spinta) notevole, tutte caratteristiche che generalmente piacciono ai padelisti con un background tennistico. Nei colpi offensivi è letale, dall’alto è definitiva. Serve aggiungere controllo e una buona tecnica esecutiva perché la manovrabilità non è semplice d gestire.

Francesco, 40 anni, livello 5.5
Gioco a sinistra e non perdo occasione per conquistare la rete. Una pala ideale per chi colpisce forte dall’alto e vuole essere aggressivo. Serve un’ottima tecnica, poi l’inerzia ti permette di dare spinta anche con movimenti brevi. Vibora e smash sono pazzeschi, da dietro serve una buona mano per difendere adeguatamente.

Carlo, 54 anni, livello 5.5
Gioco a destra e cerco soprattutto controllo e manovrabilità per difendere e costruire gioco: mi offre maggior potenza ma perdo troppo in fase difensiva. Per il mio gioco, meglio il modello Motion, sicuramente più giocabile.

Tiziano, 25 anni, livello 5.5
Gioco prevalentemente a sinistra e, fin quando il braccio regge, è una manna perché offre una potenza clamorosa quando si spinge, soprattutto con i colpi al volo. Ma se quello era scontato, mi ha impressionato in uscita di parete perché si può far tanto male, con un perfetto mix tra potenza e precisione. Però il braccio deve essere ben allenato. 

Giacomo, 35 anni, livello 5.0
Gioco in entrambi i lati e mi piace variare molto le giocate. Una pala bilanciata in testa inevitabilmente aiuta in alcune circostanze e penalizza in altre (altrimenti avremmo la pala perfetta!): se il braccio supporta, i vantaggi sono innegabili perché la palla esce non solo più potente ma anche più pesante. Però bisogna essere onesti con se stessi e capire se si riesce a muoverla con facilità per 90 minuti. Altrimenti c’è il modello Pro, la Motion…

Leonardo, 30 anni, livello 5.0
Gioco prevalentemente a sinistra: per una mezz’oretta è una goduria pura, poi il braccio comincia a faticare e allora, soprattutto in fase difensiva e quando devo spingere forte dall’alto, scendo un po’ di livello. Ancora devo decidere se sono più efficace con la Pro o la Pro X…

Patrizio, 45 anni, livello 3.5
Ci vediamo fra un anno (forse), se il mio livello crescerà. Per adesso ho capito che è meglio che utilizzi una pala più manovrabile e universale, almeno fin quando il bagaglio tecnico non sarà completo e potrò focalizzarmi su alcuni dettagli specifici.

Paola, 29 anni, livello 5.0
Adoro Ari Sanchez e quindi resto con la mia Motion che è più gestibile, soprattutto in fase difensiva e senza che perda eccessivamente in fase di spinta. La Pro X è un po’ troppo demanding.

LE TECNOLOGIE: Soft Buttcap. Il tappo sotto il manico della pala è costruito con un materiale bicomponente per offrire una presa morbida e confortevole. Rifinito con una colorazione arancio solare, è utile per smorzare le vibrazioni e ridurre la pressione, prevenendo lesioni e vesciche alle mani. Il grip è molto confortevole, il design complessivo della pala moderno ed elegante. Smart Bridge: Ogni racchetta ha il suo DNA e per questa ragione Head ha sviluppato la tecnologia Smart Bridge, in modo da adattare l’area del ponte alle necessità di ciascuna pala. Auxetic: Posizionato in punti strategici del telaio, questo tipo di costruzione consente alle fibre di carbonio di contrarsi ed espandersi al momento dell’impatto con la palla per generare maggior energia e un miglior feeling.