New Balls. Please! Dunlop Fort Padel
A 30 anni dall’uscita della primissima palla Dunlop dedicata al padel, arriva il modello Fort. Nel tennis è un’icona del settore e promette di raggiungere lo stesso livello nel padel. È una palla tosta, veloce e resistente (e strizza l’occhio all’ecosostenibilità)
Nel tennis è sinonimo di palla, nel padel promette di alzare l’asticella per qualità e durata. Si tratta del modello Dunlop Fort, ora declinato anche in versione padel, che sfrutta l’esperienza di un brand che quest’anno festeggia due anniversari importanti: i cent’anni dalla prima palla da tennis e i trenta per quella da padel (all’epoca aveva un naming molto minimal: Dunlop Padel). Lo straordinario know-how di Dunlop è alla base di un nuovo prodotto che presenta tre caratteristiche principali: consistenza, velocità e durata.
Approvata dalla Federazione Internazionale Padel (FIP), la Dunlop Fort non solo rispecchia gli standard necessari per essere utilizzata nei tornei pro, ma punta a diventare il riferimento globale, come già accaduto nel tennis. Il packaging strizza l’occhio anche alla sostenibilità, obiettivo sempre più determinante: è stato infatti eliminato il classico tappo in plastica, sostituito da uno in carta ecologica riciclabile.
Dai primi test che abbiamo realizzato in campo, si evidenzia subito una notevole consistenza. Abbastanza tosta all’impatto, la traiettoria è lineare e il rimbalzo preciso. La palla fila via veloce ma senza favorire necessariamente solo i giocatori offensivi: se chi ama spingere forte apprezzerà l’extra rapidità, i difensori faranno altrettanto per il rimbalzo accentuato che facilita i recuperi, soprattutto in uscita di parete perché i vetri restituiscono una palla bella viva. Un altro aspetto che è diretta conseguenza di una palla consistente è la durata perché non perde pressione troppo rapidamente e il feltro non si usura in un amen, caratteristiche che permettono di utilizzarla per almeno tre partite (quando generalmente il padelista medio non va oltre la doppietta).
