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Vianney Dubois (fondatore Padel Intelligence): “L’obiettivo è diventare i fornitori ufficiali di statistiche”
INTERVISTA

Vianney Dubois (fondatore Padel Intelligence): “L’obiettivo è diventare i fornitori ufficiali di statistiche”

Vianney Dubois, fondatore di Padel Intelligence, racconta come è nata la sua società di analisi dei dati e gli obiettivi della stessa. E poi svela: «Siamo spesso in contatto con giocatori e coach: ci diamo dei consigli a vicenda e cerchiamo di migliorare tutti insieme»


Se da una parte il Premier Padel, con l’aiuto della FIP (International Padel Federation), ha indubbiamente portato il padel a un altro livello, dall’altra va detto che il nuovo, e da quest’anno unico, circuito maggiore può ancora migliorare sotto tanti aspetti. Tra questi, uno dei più importanti è la sezione delle statistiche, che ad oggi è quasi completamente assente sui canali ufficiali. Fortunatamente per tutti però, a far passare quasi inosservata questa grande carenza ci sta pensando, per il momento, Padel Intelligence, una società con sede a Rotterdam (Olanda) che ormai da più di un anno sta divulgando costantemente (soprattutto sulla propria pagina Instagram) numeri e dati molto interessanti e utili. Per conoscere meglio questa realtà, abbiamo contattato direttamente il fondatore, ovvero Vianney Dubois. Qui di seguito le sue parole.

Vianney, come è nato Padel Intelligence?
Innanzitutto dalla mia passione per lo sport e per le statistiche. Mi è sempre piaciuto raccogliere dati per cercare poi di estrarre delle informazioni che possano essere utili per migliorare.

Avevi già esperienza nel settore?
Nel padel no, ma con i numeri e le statistiche sì, visto che per anni ho analizzato l’andamento degli investimenti nel campo della finanza. Lì ho anche imparato a usare determinati strumenti e ora quegli stessi strumenti li uso anche per il padel.

Il grafico creato da Padel Intelligence con le percentuali dei vincenti ed errori non forzati dei big in campo maschile dopo i primi quattro tornei del Premier Padel 2024

E perché hai deciso di iniziare a fare analisi proprio sul padel?
Perché era un qualcosa che mancava e che pensavo potesse essere utile. Il padel è uno sport frustrante, perché si gioca con un compagno e a volte si vince pur avendo la sensazione di non aver giocato bene e a volte il contrario. Questo però non si può dimostrare senza gli strumenti adatti e quindi tutto quanto è partito dalla mia voglia di creare un piccolo strumento per analizzare il gioco e misurare il vero contributo dei singoli giocatori nella coppia.

Quante persone lavorano nel team di Padel Intelligence?
Siamo principalmente in tre a fare parte del core e poi ci sono altre 10/15 persone che ci aiutano in base ai tornei. Tutti questi collaboratori ovviamente sanno usare l’app che abbiamo creato (non disponibile al pubblico, ndr) e riescono a raccogliere tutte le informazioni necessarie per le nostre analisi.

«Tutto è partito dalla mia voglia di creare un piccolo strumento per analizzare il gioco e misurare il vero contributo dei singoli giocatori nella coppia».

Fate analisi anche su altri sport oltre a quelle sul padel?
Io personalmente ho un piccolo progetto legato al calcio, ma per il resto sono focalizzato al massimo sul padel.

Nello specifico, come fate a raccogliere tutti questi numeri? Avete un programma che vi aiuta?
Sì, abbiamo un sistema che registra ogni tocco di ogni giocatore. Poi noi riguardiamo le azioni e cataloghiamo tutti i colpi (un lob, uno smash, una vibora ecc.) e, alla fine di ogni scambio, decidiamo se il punto si è concluso con un vincente, un errore non forzato o un errore forzato.

Quanto ci mettete a preparare le statistiche e le analisi di fine partita?
Una volta appresa la procedura corretta, per le statistiche ci vogliono circa 20 minuti in meno rispetto alla partita, visto che, grazie alla nostra app, abbiamo la possibilità di saltare tutte le pause. Poi quando si hanno tutte le statistiche l’analisi diventa quasi immediata.

Il grafico creato da Padel Intelligence con le percentuali dei vincenti ed errori non forzati dei big in campo femminile dopo i primi quattro tornei del Premier Padel 2024

Lavorate su altre piattaforme oltre che su Instagram?
Sì, abbiamo un website che mostra le statistiche live del match. Ora stiamo cercando di migliorarlo: il nostro obiettivo è arrivare a pubblicare tutto anche sul sito entro un mese, un mese e mezzo.

Avete avuto contatti con la FIP o il Premier Padel?
Con la FIP no, mentre con il Premier Padel abbiamo avuto qualche contatto, ma per adesso non abbiamo collaborato. La mia impressione comunque è che la loro priorità ora sia quella di far andare bene il circuito, senza preoccuparsi di altre questioni.  

E te cosa ne pensi di questo?
Lo trovo scorretto, soprattutto nei confronti del padel, perché sono convinto che anche le statistiche in una certa misura possano aiutare questo sport a svilupparsi. Penso che una partita di padel sia più interessante se sai di più sui giocatori e se hai delle informazioni extra. Inoltre, penso che le statistiche facciano anche affezionare il pubblico ai giocatori. Spero in futuro di poter collaborare con FIP e Premier Padel per far crescere al meglio questo sport.

È questo uno dei vostri obiettivi?
Assolutamente, ci piacerebbe tantissimo diventare il fornitore ufficiale di statistiche legate al padel.

E poi avete altri obiettivi?
Certo, uno di questi è aiutare i giovani. A differenza dei top players, i ragazzi più piccoli non dispongono ovviamente di allenatori che li accompagnano in tutto e per tutto e ci piacerebbe dare a questi giovani degli strumenti che possano aiutarli a crescere. 

Altri esempi di analisi di Padel Intelligence

Ci sono delle statistiche che preferite non pubblicare?
Sì, generalmente non pubblichiamo le statistiche negative se riguardano un singolo componente all’interno di una coppia. Da alcune nostre statistiche e analisi noi possiamo capire chi nella coppia sta giocando meglio dell’altro, ma non vogliamo condividere queste informazioni perché non è questo il nostro lavoro. Noi vogliamo essere di supporto, non vogliamo creare frizioni all’interno di un team. Altre informazioni che non pubblichiamo sono quelle relative ai punti deboli delle coppie. Per esempio, analizzando varie statistiche, noi ci siamo fatti un’idea su cosa si dovrebbe fare per avere più possibilità di sconfiggere Tapia e Coello, ma non è nostra intenzione divulgare queste nozioni.  

«Siamo spesso in contatto sia con i giocatori sia, soprattutto, con diversi coach, tra cui per esempio Pablo Crosetti, Rodrigo Ovide e Mati Diaz. Noi cerchiamo di aiutarli con i nostri dati e loro ricambiano suggerendoci delle analisi che possiamo fare».

Vi ha mai scritto qualche giocatore o allenatore per chiedervi delle statistiche?
Certo, noi siamo spesso in contatto sia con alcuni giocatori sia, soprattutto, con diversi coach, tra cui per esempio Pablo Crosetti, Rodrigo Ovide e Mati Diaz. Noi cerchiamo di aiutarli con i nostri dati e loro ricambiano suggerendoci delle analisi che possiamo fare. 

Cosa vi hanno consigliato?
Per esempio Crosetti ci ha consigliato di fare degli studi per capire quali siano i giocatori di destra che costruiscono meglio il colpo per favorire il successivo vincente del compagno di sinistra. Con questo studio abbiamo reso le nostre analisi un po’ più simmetriche, perché prima ci focalizzavamo principalmente sul giocatore di sinistra, mentre ora puntiamo l’attenzione su entrambi.

Quindi c’è una sorta di collaborazione tra voi e i giocatori/allenatori?
Senza dubbio! Il nostro sistema non è ancora perfetto ed è anche grazie a loro che stiamo progredendo, soprattutto sotto l’aspetto tattico. Allo stesso tempo, loro stanno ottenendo da noi tante informazioni che li aiutano a crescere e migliorare.

Avete in mente di implementare qualche nuova funzione per i vostri studi?
Sì, prossimamente inizieremo a usare l’IA (intelligenza artificiale) per arrivare ad avere maggiori nozioni riguardanti la tattica di gioco.

Avete fatto recentemente degli studi su qualche giocatore italiano?
Sì, su Carolina Orsi, che tra l’altro collabora spesso con noi. Dopo aver analizzato i suoi numeri, vi posso dire con grande convinzione che quest’anno lei è cresciuta tantissimo rispetto alla passata stagione e ora potrà fare molto bene insieme a una giocatrice che sbaglia poco come Carolina Navarro.


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