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TEST! Kuikma MS Power Pro
Attrezzatura

TEST! Kuikma MS Power Pro

La pala di Maxi Sanchez, con l’ex numero uno del mondo che ha contribuito attivamente alla sua realizzazione. Forma a diamante, il peso è importante ma con un bilanciamento che consente una buona manovrabilità. Rigidità e swingweight nella norma, si adatta a giocatori completi, di livello (abbastanza) avanzato e che cercano i giusti compromessi tra spinta e controllo


«Sono stato coinvolto fin dal primo giorno con gli ingegneri Kuikma per creare la pala che desideravo e, dopo aver svolto tanti test e provato diversi materiali, sono molto soddisfatto del risultato raggiunto. Mi piace soprattutto il rapporto tra potenza e controllo». Maxi Sanchez non è il fuoriclasse baciato dagli déi del padel, ma un giocatore che è diventato numero uno del mondo grazie a sacrifici e duro lavoro, con una maniacale attenzione a qualsiasi dettaglio, comprese le caratteristiche della sua racchetta. Per questo, passato da Bullpadel a Kuikma, ha preteso di essere partecipe nella realizzazione di questa MS Power Pro, insieme a coach Horacio Clementi, un ambo che ha permesso agli ingegneri Kuikma di studiare un modello altamente prestativo.

LA SCHEDA: Forma: diamante; Telaio: carbonio Textreme 18K; Nucleo: Double Foam EVA; Superficie: ruvida; Peso: 370.3 grammi; Bilanciamento: 26 cm (centrale); Profilo: 38 mm; Inerzia: 160 kg/cmq; Rigidità piatto: 64 RA; Deflessione telaio: 82 RA; Laccetto: elastico e regolabile

Si tratta di una pala pesante (supera i 370 grammi) ma con un balance che permette di muoverla con agio. Lo sweet spot non è troppo ampio (come è naturale con la forma a diamante) ed è spostato verso la testa a favorire i colpi aggressivi, soprattutto dall’alto. L’impatto è abbastanza secco (grazie anche al rinforzo dello strato in carbonio Textreme, materiale utilizzato anche nel settore aeronautico), con la pala che rimane bella stabile, permettendo traiettorie precise. In ogni caso, serve impattare con una certa precisione per cavare fuori sufficiente spinta e, in omaggio, vi è un controllo da top class. Proprio i compromessi sono alla base di questo modello, che non estremizza una caratteristica ma cerca i giusti equilibri tra potenza e controllo, inerzia e manovrabilità. Infatti, anche i dati di rigidità del piatto e swingweight sono nella media, per offrire una polivalenza che viene apprezzata soprattutto dai giocatori a tutto campo. Il padel obbliga ad attaccare e difendere, costruire e finalizzare, quindi una pala completa è spesso la scelta migliore.

A CHI LA CONSIGLIAMO: al giocatore di livello agonistico (o, al più, intermedio-avanzato) che cerca una pala dagli ottimi compromessi tra spinta e controllo, rigidità all’impatto e manovrabilità. Proprio quest’ultima è una delle caratteristiche principali della MS Power Pro perché consente di muoverla con agio in tutte le zone del campo. Si adatta sia al giocatore di destra che può sfruttare la manovrabilità in fase di difesa e costruzione, sia di sinistra per la precisione delle traiettorie. Meno apprezzata dal picchiatore puro che desidera un bilanciamento più spostato verso la testa (a patto di saperlo gestire).

Anche nel nucleo si è cercato un mix vincente tra uno strato di EVA a bassa densità all’interno e uno di EVA più densa vicino alla superficie: all’impatto, la palla esce bella rapida e dritta. Il comfort è garantito dal sistema Shock Block System, positivamente testato da Testea Lab (laboratorio all’interno del Politecnico di Valencia specializzato in padel), mentre la schiuma EVA infilata nel doppio tubolare del telaio (Air Foam Frame) offre una viva resistenza.

Un telaio da veri padelisti, che richiede gesti completi e tecnicamente corretti per ottenere la spinta desiderata e impatti nello sweet spot che si trasformano in traiettorie precise. Il picchiatore puro (avete presente quello che non esce soddisfatto dal campo se non ha tirato almeno quattro por tres?) gradirebbe maggior peso in testa, col rischio però di perdere troppo in manovrabilità, qualità essenziale in un gioco rapido come il padel.

Infine, non si adatta di più al giocatore di destra o di sinistra perché la polivalenza allarga la potenziale base di utenti, senza preferenze per la posizione in campo.

Il padel obbliga ad attaccare e difendere, costruire e finalizzare, quindi una pala polivalente è spesso la scelta migliore

DATI DI LABORATORIO
Una pala dalla forma diamante (scelta che già indica un’utenza di livello avanzato) con peso di 370 grammi e un bilanciamento a 26 centimetri che favorisce la manovrabilità. Lo swingweight (cioè l’attitudine alla spinta) è buono, con una rigidità del piatto nella media. La costruzione prevede tre strati di fibra di vetro e un rivestimento in carbonio TeXtreme (18K) per un impatto secco. Il nucleo presenta un doppio strato di EVA: bassa densità all’interno e un sottile strato di EVA bianca più densa vicino alla superficie, sempre alla ricerca dei giusto compromessi. La pala ha pure un doppio tubolare riempito di EVA per una maggior consistenza e resistenza agli urti. La disposizione dei fori consente una buona uscita di palla, con lo sweet spot (non eccessivamente ampio) spostato verso la testa. L’efficacia del sistema anti-vibrazioni è stata verificata da Testea Lab, laboratorio specializzato nel padel di Valencia.

THE TESTER
Lorenzo, 52 anni, livello 5.5
Gioco (solo) a sinistra e amo in una pala cerco principalmente tre cose: peso importante, bilanciamento in testa e impatto secco. In sostanza, la pala con lo swingweight più alto per godere della maggior potenza possibile (cercando di metterci io il controllo). Con la Maxi mi trovo bene fin quando non voglio diventare super aggressivo. Mi pare che mi manchi un po’ di pesantezza di palla e, in questi casi, vorrei metterci cinque grammi di piombo in testa (anche se è una questione di sensazione, perché spesso è più importante disporre di un’ottima manovrabilità in fase di difesa e transizione. Poi però arriva quella dannata voglia di por tres…).

Carlo, 54 anni, livello 5.5
Gioco (solo) a destra e adoro difendere qualsiasi palla, quindi la manovrabilità è un elemento essenziale. Mi piace l’impatto secco ma con un adeguato comfort (giocando quattro volte a settimana…) e soprattutto i giusti equilibri tra spinta e controllo. Lo smash lo tiro quando è veramente comodo, mi interessa di più avere controllo e precisione in fase di costruzione. Qui, ne ho trovato in abbondanza.

Tiziano, 25 anni, livello 5.5
Gioco prevalentemente a sinistra e mi piace spingere. All’inizio ci provavo anche troppo, adesso ho costruito colpi e schemi più padelistici e quindi non mi interessa avere la pala più potente, ma quella che posso manovrare a tutto campo, che mi permette di fare un po’ tutto e un po’ tutto bene. La MS Power Pro è un ottimo compromesso: dall’alto e in uscita di parete spinge molto bene, da fondo e con la bandeja si controlla perfettamente.

Corrado, 54 anni, livello 4.5
Da mancino, gioco a destra, con una certa influenza tennistica. Per me, è una chicca: la manovro con grande facilità, mi permette di cavarmela anche quando non sono piazzato così bene (quanti possono dire il contrario, superati gli -anta?) e comunque la palla esce facile.

Giacomo, 35 anni, livello 5.0
Gioco in entrambi i lati e mi piace variare molto il gioco. Credo che, arrivati a un certo livello, non si possano avere punti deboli altrimenti mirano sempre lì, quindi mi piacciono le pale polivalenti come questa MS Power Pro. Non sarà una cannonball perché servirebbe il braccio di… Maxi Sanchez, però la potenza controllata è ciò che preferisco, mi fa sentire più sicuro nelle giocate.

Leonardo, 30 anni, livello 5.0
Gioco prevalentemente a sinistra. Solitamente gioco con pale più bilanciate in testa perché mi esce una palla più pesante e soprattutto mi sento figo. La percezione è che i giocatori top usino pale pesanti e con balance molto alto, anche se in realtà non è sempre così. E soprattutto, con umiltà, bisogna chiedersi: riesco a muoverla facilmente per 90 minuti e anche quando la palla scotta e viene un po’ di braccino. Ecco, con una pala più manovrabile, forse farei meno show ma avrei vinto qualche match in più!

Patrizio, 45 anni, livello 3.5
Il mio livello sta crescendo settimana dopo settimana, grazie a lezioni, partite guidate e match. Pian piano sto cambiando anche pala: la MS Power Pro è perfetta nel suo mix di potenza e controllo, anche perché la muovo senza fastidi. Però quella forma a diamante e lo sweet spot in testa… Chissà, forse tra un paio di mesi, se il livello cresce ancora…


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