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TEST! Head Extreme One
Attrezzatura

TEST! Head Extreme One

Una novità rivoluzionaria: una pala senza fori che ha permesso di gestire le varie caratteristiche in maniera adeguata. Studiata per giocatori di livello intermedio, con un peso ridotto (344 gr) ma un bilanciamento alto (27.5 cm), offre una grande manovrabilità, buona uscita di palla e bella connessione col telaio all’impatto. Il parere del primo top player che la sta utilizzando: Riccardo Sinicropi


Perché una pala senza fori? Quali vantaggi può dare? E perché un peso così contenuto e un bilanciamento così alto? L’Extreme One è davvero una pala unica nel suo genere, con l’ovvia particolarità di avere un solo, ininfluente foro (questioni di regolamento bizzarro). Non è una novità assoluta: in passato aveva sperimentato la pala senza fori anche Drop Shot, col modello Typhoon 2.0, senza grande successo. Qui però non si è trattato solo di evitare la foratura ma di sfruttare materiali moderni, un’attenta ridistribuzione dei pesi e tecnologie all’avanguardia affinché l’assenza dei fori diventi un vantaggio. O quantomeno offra una pala diversa dalle altre. In campo, la curiosità era capire se l’impatto fosse profondamente diverso: in realtà, si potesse giocare a occhi chiusi, siamo convinti che la maggior parte dei giocatori non riuscirebbe a distinguerle. Chi ha un background tennistico, sostiene ci sia una maggior connessione col telaio. In termini di manovrabilità e penetrazione nell’aria, gli studi condotti nella galleria del vento avevano già assicurato prestazioni identiche e infatti la sua miglior qualità è l’estrema maneggevolezza, che aiuta soprattutto in fase difensiva e di costruzione. La pala ha un peso contenuto ma un bilanciamento in testa, con un’attitudine alla spinta perfino sorprendente, pur senza essere una cannonball in stile Speed Pro o Extreme Pro.

LA SCHEDA: Forma: diamante; Telaio: carbonio 12K; Nucleo: Power Foam; Superficie: ruvida; Peso: 343,7 grammi; Bilanciamento: 27,6 cm (alto); Profilo: 38 mm; Swingweight: 165 kg/cmq; Rigidità piatto: 67 RA; Deflessione telaio: 83 RA; Laccetto: elastico e regolabile

Quel che invece preoccupava erano gli effetti, che sono generati soprattutto dai fori che catturano la palla. Gli ingegneri Head hanno optato per una soluzione diversa (of course), creando dei rilievi su praticamente tutta la superficie della pala: «Così si può imprimere spin ovunque si colpisca». Uno spin consistente, anche se la sensazione è che si potrebbe ulteriormente lavorare su questi rilievi per rendere più efficace le rotazioni.

Un punto di vista interessante è quello di Mauri Andrini, ex giocatore professionista e coach argentino: «Questa pala è figlia della tendenza del gioco – ha spiegato -: tutto cammina più veloce e si usano molto più speso colpi rapidi come la vibora rispetto a quelli di controllo come la bandeja. Di conseguenza, servono pale che si possano muovere con grande agilità». Un buon esempio è la Extreme Pro, la nuova pala di Arturo Coello. Nelle mani del numero uno, escono cannonate, ma un giocatore di club riuscirebbe a muoverla abbastanza rapidamente da difendersi negli scambi rapidi sotto rete? O riuscirebbe ad armare vibora e smash e a tirarla fuori quella potenza? Mmh… Comunque sia, l’unico colpo nel quale si avverte realmente una certa mancanza di peso è proprio lo smash. Il bilanciamento in testa aiuta quando si esegue il rulo, ma se si cerca soprattutto la potenza pura, allora si fatica, anche se solo i professionisti dovrebbe affidarsi con costanza allo smash perché gli umani rischiano si trasformi in un boomerang, considerando che le chance di giocare un por tres o di risultare vincenti non sono così alte (ps: i giocatori di club hanno la tendenza a ricordare i tre smash che sono finiti fuori dalla gabbia e di scordarsi i sette con i quali hanno perso il punto…).

Non si è trattato solo di evitare la foratura ma di sfruttare materiali moderni, un’attenta ridistribuzione dei pesi e tecnologie all’avanguardia affinché l’assenza dei fori diventi un vantaggio. O quantomeno offra una pala diversa dalle altre.

Dunque, quale giocatore potrebbe apprezzarla di più? Quello di livello intermedio che cerca una pala molto maneggevole e con una buona uscita di palla. Ma anche l’intermedio-avanzato, data la forma diamante, la precisione della traiettoria e un indice di spinta più che buono. Si adatta meglio al giocatore di destra che può sfruttare queste qualità, e l’ottima sensibilità, per difendere e costruire, mentre il giocatore di sinistra che vive in costante spinta gradirebbe questa pala con qualche grammo in più per ottenere più pesantezza nei colpi.

Un altro aspetto da considerare è la resistenza: dove si rompe principalmente una pala, a parte quando si decide di tirarla contro una parete? Intorno ai fori. Dunque, Head stima che la resistenza sia raddoppiata rispetto ai modelli delle linee precedenti. Non proprio un dettaglio visto la fragilità di certe racchette. Infine, il Soft Buttcap rende la presa molto morbida.

A CHI LA CONSIGLIAMO: al giocatore di livello intermedio (anche intermedio-avanzato, se non cerca una cannonball) che desidera una pala polivalente, molto manovrabile, dalla buona uscita di palla, che aiuta in difesa e transizione. L’assenza di fori un impatto molto connesso col telaio, ma le sensazioni non sono troppo diverse rispetto a una pala tradizionale. Ideale per chi ama i prodotti innovativi.

DATI DI LABORATORIO
Beh, la prima evidenzia è scontata: c’è un solo foro, del diametro minimo consentito (9 mm) piazzato appena sopra il cuore, quasi invisibile. Un regolamento bizantino obbliga che vi sia almeno un foro e gli ingegneri Head si sono dovuti adattare, pur non avendo alcuna influenza. Si tratta di una pala con la quale si sono mixate tante cose: ha una forma diamante, è molto leggera (344 gr) ma con un bilanciamento decisamente spostato verso la testa (27.6 cm) che genera un ottimo swingweight (da record, considerando il peso). Il piatto è rigido, con una superficie (abbastanza) ruvida praticamente su tutta la pala per uno spin più omogeneo. Il telaio è rivestito in carbonio 12K con un nucleo in EVA (Power Foam è solo il marketing naming). Il sistema Auxetic consente alle fibre di carbonio di contrarsi ed espandersi al momento dell’impatto generando un ottimo feeling, mentre nel manico, il Soft Buttcap è costruito con un materiale bicomponente per una presa morbida e confortevole, e aiuta nel ridurre le vibrazioni e nel prevenire vesciche alle mani.

THE TESTER

Riccardo Sinicropi, classifica 1.1, giocatore Nazionale italiana
Appena l’ho provata, me ne sono subito innamorato: è molto leggera, confortevole e l’ottima manovrabilità mi aiuta in fase difensiva e negli scambi ravvicinati al volo. Rispetto a una pala con i fori ho trovato l’impatto più stabile e solido. Si adatta a giocatori a tutto campo e di vari livelli, dall’intermedio a quello molto avanzato.

Lorenzo, 51 anni, livello 5.5
Gioco (solo) a sinistra e mi ha sorpreso per l’uscita di palla: controllo e precisione me li aspettavo, così come un impatto bello secco. Però non credevo di poter spingere a sufficienza. Certo, con la Speed Pro X la palla viaggia decisamente di più, però l’uscita di palla è buona. Le rotazioni, sarà la suggestione dei fori.

Francesco, 40 anni, livello 5.5
Gioco a sinistra e non perdo occasione per conquistare la rete. Mi è piaciuta la manovrabilità che permette una fase di transizione notevole. Da dietro si recupera tutto e la buona sensibilità aiuta in colpi come lob e chiquita, fondamentali per andare avanti. Poi, sotto rete ci fai un po’ tutto. Non ci sono i fori? Mah, non ho avvertito la questione. Anzi, proprio me la sono dimenticata!

Pietro, 54 anni, livello 4.5
Gioco a destra e cerco soprattutto controllo e manovrabilità per difendere e costruire gioco. Quindi mi è piaciuta tanto perché sia di controbalzo sia in uscita di parete, la si muove con grande facilità. A rete è molto agile, dall’alto la palla esce rapida. Ecco, mi piacerebbe provarla anche solo con dieci grammi in più per giocare una palla più pesante.

Paolo, 30 anni, livello 4.5
Gioco prevalentemente a sinistra mi piace tanto spingere. Bella ma fino a un certo punto perché quando tiro lo smash voglio spaccare la palla. Diciamo che è più per padelisti puri, quelli che muovono il gioco e costruiscono lo scambio, più che per picchiatori.

Giovanni, 39 anni, livello 4.0
Gioco in entrambi i lati e mi piace costruire gioco, variare i colpi e gli schemi, usando tanto le pareti che sono il gusto del gioco. Ecco, mi è piaciuta la manovrabilità e la stabilità all’impatto. A ritmo non troppo elevato, ci fai davvero tutto. Sensazioni diverse? Dopo dieci minuti nemmeno mi ricordavo non ci fossero i fori 

Patrizio, 45 anni, livello 3.5
Bella perché permette di fare tutto con estrema facilità e quindi è ideale per chi è in fase di evoluzione del gioco o di completamento del bagaglio tecnico. Super confortevole, la palla esce facile e la forma diamante obbliga a essere precisi all’impatto. Non ho notato differenza tra pala con fori e senza.

Paola, 29 anni, livello 5.0
Adoro Ari Sanchez e quindi uso la Motion ma questa è ancora più gestibile, la muovo super facile ma la palla esce rapida e precisa. Rotazioni? Quali rotazioni?

Cristina, 48 anni, livello 2.5
Gioco dove mi dicono, generalmente a destra perché il dritto è meno peggio. La mia pala deve essere leggera, manovrabile, con una bella uscita di palla perché non ho tanta forza e comoda per il braccio. Ecco, ci siamo!


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