Vuoi investire in un brand di padel? Puoi farlo con Viento su Mamacrowd
Viento padel è un brand italiano che si sta affermando sul mercato grazie a tecnologie di proprietà e un’attenta cura dell’immagine e della qualità dei prodotti. Ora, per i nuovi investimenti in ricerca e sviluppo e l’apertura di store a Milano e in Europa, ha lanciato una campagna di crowdfunding con la piattaforma specializzata Mamacrowd. Ecco come potervi partecipare
È iniziata la campagna di crowfunding del brand italiano Viento sulla piattaforma specializzata Mamacrowd. In questi anni di autentico boom del padel che ci ha già fatto avvicinare ai diecimila campi (erano 1.800 nel 2020), sono nati diversi nuovi brand: racchette, abbigliamento, accessori. Alcuni sono nati spariti, altri sono moribondi. Altri invece vivono una fase di piena evoluzione perché sviluppare un marchio obbliga ad avere competenza tecnica, idee innovative, un marketing vivace e, last but non least, risorse da investire. Per questo è affare per pochi, anche perché richiede un impegno notevole. Ora però, c’è la possibilità di investire in un brand già avviato e che vuole fare un ulteriore salto di qualità, anche attraverso il sostegno del fundraising. Si tratta di Viento Padel, un brand molto riconoscibile nelle sue racchette dalla forma e dalle tecnologie studiate ad hoc e che si è affidata alla più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding, Mamacrowd.
Ma perché si dovrebbe investire in Viento Padel? E quali sono le condizioni? Inclusività, passione e performance sono tre keywords che raccontano i valori dell’azienda, ma si deve guardare oltre: «Viviamo il padel come stile di vita – spiegano Emanuele e Davide Colla, padre e figlio, founders di Viento e rispettivamente Presidente e CEO -. Ecco perché ci stiamo impegnando per creare una community più coesa e inclusiva, offrendo prodotti di alta qualità che favoriscano il benessere delle persone, sul campo e nella loro quotidianità».
I valori alla base del progetto sono determinanti ma servono anche i numeri. Eccoli: Viento, ha sede a Milano ed è presente sul web (vientopadel.com) con un’e-commerce in continua crescita che conta oltre 2.000 contatti profilati per offrire un’esperienza di shopping personalizzata. La visibilità è data anche da testimonial come Lautaro Membrini, argentino classe 2004, grande promessa del padel internazionale, e Alvaro Cepero e Julia Polo, tra i primi 40 nel ranking mondiale. Recentemente, è stato siglato anche un contratto di distribuzione per espandere il brand nei mercati di Spagna, Portogallo e America.
Proprio il piano di crescita è l’oggetto della campagna fundraising che partirà il prossimo 27 giugno su Mamacrowd (con opportunità di early bird nei primi sette giorni per ottenere ulteriori vantaggi) e che si focalizza su tre pilastri: innovazione e ricerca in prodotto, risorse umane per l’allargamento del team e potenziamento del marketing. In particolare, sono previsti investimenti in campagne di advertising digitale per ampliare la visibilità del brand, ma anche l’apertura di una sede con store fisico nella città di Milano e temporary stores nelle principali città europee. Infine, è in programma l’inserimento di nuovi giocatori nel team Viento.
Sotto il profilo economico, il forecast dei ricavi è proiettato da 330.000 euro nel 2024 a 8,4 milioni di euro nel 2028 con Ebitda a 1,1 milioni di euro. L’obiettivo di raccolta fundraising è di 700.000 euro.
I motivi che dovrebbero spingere a investire in Viento? La crescita internazionale del mercato che potrebbe triplicare il giro d’affari nei prossimi due anni, il fatto di disporre di una tecnologia proprietaria che garantisce prodotti di alta qualità e made in Italy e, dettaglio non trascurabile, Viento è una start up innovativa e quindi il 30% dell’investimento sarà restituito dallo Stato italiano con la prima dichiarazione dei redditi. Inoltre, altro aspetto interessante, Viento si è lanciata anche nel mondo pickleball, settore nel quale è prevista una crescita notevole e che negli Stati Uniti conta già 8 milioni di praticanti.
I tagli del fundrising partono da un minimo di 500 euro per arrivare a cifre più ben più significative.
