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Main draw al Foro Italico: i soli sospetti e la curiosità Tolito
PREMIER MAJOR ROMA

Main draw al Foro Italico: i soli sospetti e la curiosità Tolito

Coelle e Tapia guidano il seeding con Paquito e Lebron finiti dal loro lato di tabellone, mentre nella parte bassa l’ipotetica semifinale sarebbe tra Galan/Chingotto e i Superpibes. Grande curiosità per Tolito Aguirre, in coppia con l’esperto Gonzalo Rubio e con un tabellone interessante


Il Foro Italico si appresta ad accogliere per il terzo anno un torneo Major del circuito Premier Padel, in sostanza uno dei quattro Slam, volendo traslare un termine caro al tennis. Presenti tutti i top player, a eccezione di Bea Gonzalez fermata da un trombo al piede. In campo maschile, teste di serie numero uno sono Arturo Coello e Agustin Tapia: la sorte ha posto nella loro parte di tabellona Juan Lebron e Paquito Navarro, mentre i loro principali avversari, Ale Galan e Federico Chingotto dovrebbero vedersela in un’ipotetica semifinale con Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno. Detto che le prime due coppie al mondo sono fin qui parse due gradini sopra gli altri, c’è qualche dark horses che si nasconde nel draw, coppie meno titolate ma in forte crescita.

Nella parte alta, Tapia/Coello dovranno fare attenzione a Mike Yanguas e Javi Garrido che si sono fatti sorprendere all’esordio nel P2 di Bordeaux ma che quest’anno si sono dimostrati fastidiosi anche per i top player e ambiscono a entrare nella top 4. Per Paquito e Lebron gli avversari più pericolosi saranno… Paquito e Lebron: la loro forzata reunion non sta convincendo anche se il pubblico romano sa esaltare Paco e proprio al Foro Italico potrebbero trovare quella motivazione che fin qui è mancata. Il cammino non è certo impossibile, con Momo Gonzalez e Alex Ruiz come principali ostacoli.

Tolito Aguirre è uno dei giocatori più amati dagli appassionati per le sue giocate spettacolari, nonostante un fisico non proprio da atleta. La curiosità rimane scoprire il suo reale valore internazionale. Il Foro Italico sarà un bel test, con match difficili ma non impossibili

Nella parte bassa del tabellone, Galan/Chingotto avranno un percorso meno semplice: negli ottavi Coki Nieto e Jon Sanz oppure gli enfants terribles argentini, Leo Augsburger e Valentino Libaak; nei quarti Edu Alonso e Alex Arroyo, talentuosi e imprevedibili e per questo super pericolosi (sicuramente più di Maxi Sanchez e Sanyo Gutierrez che hanno già annunciato la loro separazione dopo il torneo romano).

In questa zona c’è anche una coppia particolarmente attraente, quella formata da Gonzalo Rubio e soprattutto Tolito Aguirre, uno dei giocatori più amati dagli appassionati per le sue giocate spettacolari, nonostante un fisico non proprio da atleta. La curiosità rimane scoprire il reale valore internazionale di Tolito, fin qui protagonista nel circuito A1 Padel, certamente (molto) meno competitivo del Premier. La sua presenza al P1 di Mar del Plata non è stata significativa perché arrivato a poche ore dell’esordio, dopo una finale persa in un torneo A1 Padel a Monaco. Qui gioca con un compagno solido, esperto (33 anni) e abituato al circuito principale. Quest’anno Rubio ha raggiunto una sola volta i quarti di finale (a Puerto Cabello) ma la pareja pare ben assortita. Esordiranno contro Ivan Ramirez e Pol Hernandez (classe 2004) per eventualmente affrontare Maxi e Sanyo, in una strada che porterebbe a Arroyo/Alonso: tutti match difficili, tutti match non impossibili. Sarà il primo vero test per capire quale ruolo potrebbe recitare Tolito nel circuito Premier. Considerando che il futuro dell’A1 Padel è tutt’altro che limpido e che comunque rimane un circuito secondario, Tolito dovrà decidere se restare in una zona di comfort ben retribuita o provare a fare un salto di qualità partecipando con costanza ai tornei del circuito Premier. Questione di ambizioni.

I Superpibes invece dovranno fare attenzione soprattutto a Javi Ruiz e al bombardero Pablo Cardona. Dalla stessa parte di tabellone anche Juan Tello e Fernando Belasteguin. Sarebbe bello vedere Bela lasciare il Foro Italico per l’ultima volta con un grande risultato ma certi livelli appaiono ormai preclusi e già con Lucas Campagnolo e Javi Leal potrebbero rischiare grosso.

In campo femminile, super favorite le due coppie principali, Ari Sanchez e Paula Josemaria da una parte, Gemma Triay e Claudia Fernandez (classe 2006) dall’altra. Purtroppo sarà assente quella che molti considerano la giocatrice più forte al mondo, Bea Gonzalez, fermata da un trombo al piede. La sua compagna, Delfi Brea, giocherà con Alba Gallardo, spagnola, classe 2005, ottima promessa ma ancora acerba a questi livelli (quest’anno vanta una vittoria e una finale nei tornei FIP Rise): difficilmente saranno competitive, anche se possono ambire a un posto nei quarti di finale. Sulla strada di Sanchez/Josemaria ci saranno due future star che già si sono dimostrate competitive quest’anno, seppur a fasi alterne: Alejandra Alonso e soprattutto Andrea Ustero. In semifinale potrebbero arrivare Jessica Castello e Claudia Jensen oppure Aranzazu Osoro con la rientrante post-maternità Marta Marrero, ex numero uno del mondo.

Nella parte bassa, Triay/Fernandez dovrebbero passeggiare fino a una probabile semifinale contro Marta Ortega e Veronica Virseda, in un remake della finale del P2 di Bordeaux.


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