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Galan/Chingotto: Mission Impossible a Puerto Cabello
PREMIER PADEL

Galan/Chingotto: Mission Impossible a Puerto Cabello

Galan/Chingotto sorprendono i Superpibes, piuttosto spreconi, e ora provano a completare un exploit che sarebbe clamoroso contro la coppia (nettamente) più forte del mondo: Coello e Tapia. In campo femminile, la finale sarà tra Bea/Brea e Salazar/Icardo


Era tutto apparecchiato per la solita finale, ancor più prevedibile dopo la separazione di Lebron e Galan e l’attesa necessaria per l’iscrizione delle nuove coppie, a partire da quella formata dal Lobo e Paquito, la nuova vera attrazione del tour. E invece, alla loro prima apparizione insieme nel tour, Galan e Chingotto hanno dimostrato di essere competitivi ai massimi livelli fin dal principio. Difficile capire quanto l’intossicazione alimentare che ha colpito un gran numero di giocatori a Puerto Cabello (Venezuela) abbia influito sul rendimento (anche psicologico) dei giocatori, ma era difficile ipotizzare che Chingolan sarebbe stato un ambo vincente dal primo torneo.

Il merito è soprattutto di Ale Galan, capace in un amen di stravolgere il suo modo di interpretare il padel, considerando che al sua fianco c’è un giocatore completamente diverso da Lebron, col quale ha condiviso la gabbia negli ultimi quattro anni. Chiamato a coprire dall’alto una buona fetta di campo e a difendere con maggior precisione, Galan sta dimostrando una completezza di gioco straordinaria. Dal suo canto, Chingotto ha il merito di aver compreso ciò che serve tecnicamente (miglior transizione verso rete, choque di volée, pazienza in fase difensiva e di costruzione) ma sembra pronto per fare quel salto di mentalità necessario per accoppiarsi agli ambiziosi programmi del suo compagno, cioè diventare i numeri uno. Chingotto ha sempre avuto un percorso regolare ma, che fosse con Tello o Momo, non gli era mai stato chiesto di vincere. Il trionfo al WPT Master Final dello scorso anno con Paquito è stato uno dei risultati più sorprendenti delle ultime stagioni, ma essenzialmente un unicum.  Ora è chiamato a vincere ogni torneo al quale partecipa e sembra che la responsabilità lo stimoli, più che preoccuparlo.

In un amen, Ale Galan è stato capace di stravolgere il suo modo di interpretare il padel. Chiamato a coprire dall’alto una buona fetta di campo e a difendere con maggior precisione, sta dimostrando una completezza di gioco straordinaria. 

In realtà, sarebbe bastato poco a far girare la semifinale in favore dei Superpibes che nel primo set hanno sciupato un’occasione clamorosa sul 4 pari, quando non hanno trasformato quattro palle break (di cui tre consecutive). Sarebbe bastato un punticino e probabilmente l’esito del match sarebbe stato differente. Invece, nel game successivo (dopo un’altra occasione di 5 pari sprecata), un’uscita di parete sbagliata (e forzata) da Stupa ha consegnato il primo parziale a due avversari che hanno acquisito fiducia. Nel secondo set, stesso copione, con il break decisivo arrivato nell’ottavo game e il match chiuso al terzo match point, su una risposta finita lunga di Stupa.

I Superpibes rimangono la miglior alternativa a Coello/Tapia ma è necessario che Stupa torni a essere più definitivo nei colpi dall’alto, come è stato nella parte finale dello scorso anno.

Nella prima semifinale, Coello e Tapia hanno impiegato un’oretta a trovare le misure, contro una coppia spesso sottovalutata ma in continuo miglioramento come quella formata da Jon Sanz e Coki Nieto. I quali hanno però dovuto dar fondo a tutte le energie per andare avanti di un set (7-6). Poi, dal due pari del secondo, i numeri uno hanno infilato dieci giochi consecutivi e oggi giocheranno la quarta finale in altrettanti tornei del circuito 2024. E probabilmente non basterà nemmeno il miglior Galan per fermarli.

In campo femminile, l’assenza di Sanchez/Josemaria ha aperto il tabellone e finalmente Delfi Brea e Bea Gonzalez stanno confermando il pronostico che le vedeva quest’anno pretendenti al titolo di numeri uno. Fin qui avevano deluso, a Puerto Cabello stanno mostrando ua buona versione e tanto è bastato per arrivare in finale, dove affronteranno (da favorite) Alejandra Salazar e Tamara Icardo.

Appuntamento dalle ore 22 su Sky Sport, Supertennis e Red Bull TV.


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