Skip to main content
Squadra vincente... si cambia! La rivoluzione nel WPT 2020
PREMIER PADEL

Galan-Lebron vanno ancora al tappeto

I numeri uno, a secco di trofei nei primi due tornei del 2023, fuori nei quarti del Major di Doha contro Ruiz e Momo Gonzalez. Nella parte bassa del tabellone, dalle 15 di domani, supersfida tra Tapia-Coello e i Superpibes

di Alessandro Rossi

3 marzo 2023


Urla di gioia Alex Ruiz. Il suo smash mancino una frazione di secondo prima ha costretto Ale Galan a un blocco difensivo in mezzo al vetro di fondo. Capitan America e Momo Gonzalez si lasciano finalmente alle spalle la frustrazione per la sconfitta negli ottavi del Master di Abu Dhabi del WPT contro Antonio Fernandez Cano e Jose Antonio Garcia Diestro, non certo una delle coppie top del circuito. Dietro la lavagna ci finiscono i numeri uno, battuti, come nella finale degli Emirati Arabi da Tapia-Coello, da una coppia che non ha paura a giocare un padel a ritmi vertiginosi. Finisce 6-4, 7-6 in poco più di un’ora e mezza, con i malaghegni aggressivi, ma sempre in controllo. Tatticamente perfetti, perché le scelte tattiche errate si contano sulle dita di una mano. “Il nostro allenatore è stato un grande stratega. Per neutralizzare i numeri uno bisogna fare una partita quasi perfetta. E ci siamo riusciti – ha detto Ruiz al termine del match – Ho solo cercato di non fare troppi errori. Quello che ha giocato una partita brillante è stato il mio compagno: Momo è stato davvero incredibile”.

Due le chiavi: un gioco a rete molto efficace e l’utilizzo continuato del lob pinchado per togliere riferimenti ed aggressività ai numeri uno, molto fallosi per tutto il match. Dopo aver perso il primo set 6-4, sul 6-5 del secondo sprecano un set point con una bandeja a rete di Galan, dopo un paio di salvataggi di fortuna di Momo. Il tie-break è anche un po’ la fotografia di una prova non convincente. Vanno avanti 1-0 nel tie-break, prima di perdere i successivi 6 punti. I primi tre con errori gratuiti del Lobo. Il quarto con un pallonetto a campanile di Gonzalez che scavalca la parete di fondo diventano un improbabile per quattro. Galan prima tira un controparete contro la gara, poi alza un rovescio sul quale Ruiz si avventa feroce con lo smash per guadagnarsi, sul 6-1, cinque match point. Gli sfidanti hanno mostrato maggior presenza, soprattutto mentale in tutti i momenti chiave.

Dietro le tre coppie date per certe sul podio della stagione 2023, sapranno essere il quarto incomodo? Quella di Galan-Lebron, all’asciutto dopo i primi due tornei dell’anno può essere considerata una mini crisi? A questi interrogativi il tempo e i prossimi appuntamenti della campagna sudamericana del WPT, con tre tornei consecutivi, sapranno dare qualche risposta in più. Momo e Alex proveranno a staccare un biglietto di sola andata per la finale sfidando i due veterani del circuito. Bela e Sanyo riemergono dal pantano in cui erano sprofondati dopo aver perso il primo set per 6-1 contro Pablo Lima e Coki Nieto. La rimonta (6-3, 6-4) si concretizza attorno alla solidità e l’esperienza di una coppia che, dal punto di vista tecnico e tattico, non ha nulla da imparare da nessuno. Vincere soffrendo, dopo due ore e mezza di gioco, è il miglior segnalare per gli argentini.

Dall’altra parte del tabellone la semifinale sognata da tutti i tifosi. Qualcuno li ha soprannominati “Arancia Meccanica” giocando sul colore delle magliette indossate nel primo torneo dell’anno e parafrasando il titolo del film scritto, prodotto e diretto da Stanley Kubrick nel 1971. Una cosa è certa: fin qui Agustin Tapia e Arturo Coello hanno dimostrato di essere, tra le nuove coppie, quella che più di tutte ha raggiunto una fiducia reciproca ed una intesa, anche tecnica e tattica, migliore di tutte le altre. In 82 minuti hanno sbrigato la pratica Sanchez-Campagnolo (6-4, 6-3) qualificandosi per la semifinale del Major del Qatar dove oggi affronteranno, nella parte bassa del tabellone (diretta su Sky Sport canale 255, ore 14.30, sarà la prima semifinale), i Superpibes Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno. Sono gli unici a non aver mai perso una partita e nemmeno un set. In 8 match hanno concesso le briciole agli avversari: 51 games, tradotto poco più di 6 a incontro. Il loro stile di gioco, il modo di affrontare la competizione è molto simile a quello di Lebron-Galan.

Quello della coppia ispano-argentina è un padel spinto al limite, aggressivo, senza pause, ad altissimo voltaggio fisico e atletico. Tutto l’opposto di quello giocato da Stupa-Di Nenno, ai quali per superare in due set (7-6, 6-4) Federico Chingotto e Javi Garrido serve un’ora in più rispetto al match giocato da Tapia-Coello. “Franco vola sul campo da padel – dice orgogliosamente Di Nenno – Siamo contenti di essere arrivati fino alla semifinale. Abbiamo vinto un big match contro una coppia completa, che sa sia attaccare, sia difendere” Stupa ringrazia Carlos Pozzoni, l’architetto di questa coppia che si propone come alternativa a quello che potrebbe essere il duopolio della stagione 2023. Quello di oggi sarà un test verità, per capire se riusciranno a pareggiare il livello qualitativo della coppia fin qui apparsa più in forma del circuito internazionale. Sarà anche una sorta di guerra dei due mondi, tra due sistemi di gioco differenti, anche nel ritmo.