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IMPIANTI

TÜV Italia: arrivano i campi certificati

TÜV Italia, uno dei maggiori enti certificatori a livello mondiale, ha creato un protocollo specifico per i campi da padel basato su test empirici in campo, una scrupolosa analisi documentale per l’inquadramento e la classificazione delle strutture costruite e sulla validazione e monitoraggio annuale del sito produttivo. A maggio la consegna dei primi due certificati a Padel Corporation e Italian Padel

di Lorenzo Cazzaniga

13 maggio 2023


Era inevitabile quanto doveroso che dovesse accadere: l’installazione di un campo da padel non è troppo dissimile da un intervento edilizio («È come costruire un box, se non proprio un palazzo» ha riassunto con efficacia l’architetto Viotti) e quindi soggetta a una normativa molto stringente per quanto, come talvolta accade nel Belpaese, non così specifica quando si tratta di una nuova tipologia di costruzione. Solo adesso, superati i 7.500 campi in Italia (al ritmo di oltre 25.00 negli ultimi due anni), i comuni cominciano ad approfondire la questione quando ricevono delle richieste (pratica quotidiana), senza ancora avere risposte certe e con la conseguenza di ritardare gli interventi, anche da parte di chi è assolutamente pronto a seguire le apposite normative (attualmente la NTC 2018). Ora, se le istituzioni sono ancora ferme, a partire da quella Sport&Salute che dovrebbe accelerare un processo che porti ad avere una regolamentazione unica e certa, i privati si sono mossi in maniera indipendente.

Il TÜV SÜD è universalmente riconosciuto come uno degli enti certificatori più importanti al mondo e, siano lodati, hanno deciso di creare un protocollo specifico per i campi da padel basato su test empirici in campo, una scrupolosa analisi documentale per l’inquadramento e la classificazione delle strutture costruite e sulla validazione e monitoraggio annuale del sito produttivo. Insomma, delle linee guida per verificare i requisiti di sicurezza del campo, visto che non esiste uno standard istituzionale di rifermento specifico. «È stato necessario organizzare tavoli tecnici che hanno coinvolto esponenti di rilievo del mondo di TÜV SÜD e non solo, per partire da una base di riferimento tecnico sul quale costruire il primo punto fermo e concreto per il settore – ha detto Andrea Rotundo, Responsabile del Dipartimento di Sicurezza Meccanica di TÜV Italia –, partendo sempre dalla sicurezza delle persone presenti dentro e fuori dal campo da gioco».

«Per realizzare questo protocollo, è stato necessario organizzare tavoli tecnici che hanno coinvolto esponenti di rilievo del mondo di TÜV SÜD, partendo sempre dalla sicurezza delle persone presenti dentro e fuori dal campo da gioco». Andrea Rotundo, Responsabile del Dipartimento di Sicurezza Meccanica di TÜV Italia

Il protocollo è stato redatto partendo da una dettagliata verifica del rischio delle attività previste in un impianto di padel: «Le prime fasi della realizzazione del protocollo – ha continuato Rotundo – hanno preso in considerazione lo stato dell’arte dei campi già installati in Italia. Con il prezioso supporto di alcuni dei maggiori produttori, riconosciuti in ambito nazionale ed europeo, siamo riusciti a collezionare una base dati che ci ha permesso di fare le prime considerazioni sui componenti considerati critici della struttura. L’analisi degli incidenti avvenuti a livello nazionale ha dato maggior risalto all’individuazione di tali componenti critici della struttura, prime fra tutti le pareti in vetro». Già, perché nell’ambiente si parla spesso di incidenti abbastanza seri da necessitare un risarcimento per nulla banale, anche se fin qui si è sempre preferito chiudere la vicenda in maniera privata e riservata.

Ma qual è l’iter per ottenere il certificato di prodotto e il relativo marchio di certificazione di TÜV SÜD? L’esito positivo rispetto a tutti i punti previsti dal protocollo. I servizi che TÜV Italia può erogare in questo ambito riguardano sia la certificazione della struttura sia l’ispezione nella fase di post-installazione.

I primi due certificati verranno il 22 maggio a Padel Corporation (alle ore 10.30 al Padel Club Ripamonti in via Cascina Belcasule, 15 a Milano) e il 23 maggio a Italian Padel (nella sua sede di Calvisano, Brescia, in via dell’Artigianato 8).