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PADEL BUSINESS

Strutture e campi: è boom di campi indoor

I dati del primo trimestre del 2023 forniti dall’Osservatorio sul Padel di Mr Padel Paddle confermano le tendenze: club con un maggior numero di campi e soprattutto coperti. In questo contesto la differenza la faranno sempre di più i servizi offerti…

di Alessandro Rossi

4 aprile 2023


Il padel continua a crescere, anche nell’interesse e su scala mondiale, ma, nel nostro paese, si conferma un trend trimestrale di riduzione del numero di nuove strutture, iniziato nel 4° e ultimo trimestre del 2022. A sottolinearlo, attraverso un confronto, è l’Osservatorio sul Padel “Mr Padel Paddle” (fonte dati  “Cerca un campo da Padel”) come sempre puntuale nel fornire numeri e spunti di analisi. L’incremento di strutture (circoli sportivi, club di padel, strutture ricettive) è stato del 5% (+127) e sono passate da 2.792 a 2.919. I campi, invece, sono cresciuti dell’8% (+564) passando da 7.128 a 7.692. Nel terzo trimestre 2022, rispetto a quello precedente, per intenderci, la crescita, in valore assoluto, di strutture era stata di 278 unità, più del doppio di quella registrata nei primi 90 giorni del 2023.

In un contesto come quello italiano, dove in questi ultimi due anni si è registrato un autentico boom, è fisiologico che la crescita di strutture e campi possa subire un rallentamento. Per poi, successivamente, assestarsi. L’effetto Covid, nel biennio 2020-2021, con lo stop temporaneo di altre discipline sportive (principalmente quelle di squadra), è stato un fattore importante nella crescita esponenziale dei numeri di strutture e campi. Era impensabile che un trend di crescita non subisse una flessione nel medio periodo. Dall’altra parte però le difficoltà sempre maggiori riscontrate nell’iter burocratico relativamente a vincoli, permessi e cambi di destinazione d’uso di edifici esistenti, e l’aumento dei costi, non solo quelli di costruzione ma anche quelli di gestione (e in questo senso le bollette energetiche hanno inciso), sono sicuramente due aspetti di cui tenere conto nell’analizzare questi numeri. 

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    Le strutture in Italai con una media superiore a 8 campi inaugurate nel primo trimestre 2023

È interessante però evidenziare come, sa da un lato diminuisce la crescita di nuove strutture, dall’altro assistiamo alla nascita di un numero sempre maggiore di club di alto livello e con un numero di campi elevato rispetto alla media italiana, che oggi si assesta attorno a 2.6 campi. Nel primo trimestre 2023 sono 13 i nuovi progetti con un numero di campi maggiore o uguale a 8, con una media generale di 3 campi per nuovi club. In questo senso, Lazio e Lombardia (pronta a tagliare la soglia dei 1.000 campi installati), si confermano regioni trainanti per tutto il movimento italiano. In queste due regioni, dove si concentrano il 35.8% dei campi, i club di nuova costruzione hanno una media campi superiore a 4, numero a oggi considerato la soglia minima come garanzia di sostenibilità economica e finanziaria nel medio-lungo periodo.

Come abbiamo più volte evidenziato (da tempo), in questo momento storico di crescita, che diventerà fisiologicamente assestamento, del padel, la sfida sarà progettare strutture di alto livello. In questo senso sarà sempre più importante affidarsi a professionisti e relativi consulenti che conoscano bene il contesto padel e costruire contesti che possano ospitare eventi di respiro nazionale e internazionale con giocatori importanti, in modo da avvicinare un numero sempre maggiore di appassionati. Dotate di punti di ristoro (bar, ristorante), campi con le uscite per il gioco all’esterno (per recuperare, per esempio, un por tres) che rimane una delle componenti più spettacolari e apprezzate di questo sport, un campo centrale panoramico con le tribune e in generali spazi confortevoli per chi vuole avvicinarsi al padel in primis anche da spettatore. Il torneo disputato a Piacenza, presso il Pianeta Padel, all’inizio del mese di marzo (e vinto dalla coppia Graziotti-Sinicropi), è stato un grande esempio in questo senso. La struttura, moderna e ben progettata, e la qualità elevata dei giocatori in campo hanno richiamato un pubblico numeroso e appassionato nei giorni di sabato e domenica. Ma non solo. 

Per la prima volta in Italia i campi all’aperto sono diminuiti, passando dai 4.843 del mese di dicembre 2022 ai 4.821 della fine del mese di marzo. Fonte – Osservatorio sul Padel

L’Osservatorio sul Padel indica una crescita importante (il 37%, rispetto al 32% dell’ultimo trimestre 2023) dei campi indoor. Dato in controtendenza rispetto a quello di crescita generale. Sono 586 i nuovi campi, 205 nei nuovi club, addirittura 381 in strutture già esistenti. Questo è anche attribuibile a un fattore economico e di profittabilità, perché il campo indoor consente un utilizzo costante durante tutto l’anno a differenza di uno indoor dove sono le condizioni atmosferiche a incidere sul numero di slot venduti nei 12 mesi nei quali i club costruiscono proiezioni e bilanci.

Per la prima volta in Italia i campi all’aperto sono diminuiti, passando dai 4.843 del mese di dicembre 2022 ai 4.821 della fine del mese di marzo. Più padel indoor, in un contesto come quello che stiamo vivendo, nel quale si prospettano estati torride e afose, significherà anche ripensare strutture e impianti per far si che si possa giocare in condizioni ottimali. Al coperto, a maggior ragione in tornei con atleti di livello, il padel andrebbe giocato in condizioni di temperatura e umidità che possano massimizzare le prestazioni dei giocatori, riducendo il rischio infortuni, ma anche per richiamare un pubblico di appassionati più numeroso. In un articolo dello scorso anno, Padel Magazine aveva intervistato tre imprenditori che avevano scelto di dotare le proprie strutture di impianto per il raffrescamento estivo. Siamo abituati ai comfort casalinghi, uno standard che ora si pretende anche quando si entra in un padel club. Nel prossimo futuro, e succede non solo nel padel ma in qualsiasi contesto anche non necessariamente sportivo, saranno i servizi offerti a fare la differenza.