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Come scegliere la racchetta giusta
Attrezzatura

Come scegliere la racchetta giusta

Una corretta attrezzatura aiuta a performare meglio in campo. Bisogna però saper scegliere bene, in mezzo a un’offerta molto ampia. Ecco alcuni consigli per acquistare la racchetta giusta
di Staff Padel Magazine
6 settembre 2020

Le racchette da padel devono seguire alcune regole fissate dalla Federazione Internazionale. Il manico deve avere una lunghezza massima di 20 centimetri, mentre quella del piatto è variabile. Tuttavia, la lunghezza totale dell’attrezzo non può eccedere i 45,5 centimetri, la larghezza i 26 e il profilo i 38 millimetri (con una tolleranza del 2,5% in caso di controllo). La superficie del piatto è perforata da un numero illimitato di piccoli fori cilindrici che misurano tra 9 e 13 millimetri di diametro nella zona centrale della racchetta, mentre in quella laterale (per un massimo di quattro centimetri dal bordo esteriore) i fori possono avere un diametro maggiore e una forma diversa. Le due facce della racchetta devono essere piatte ma possono essere totalmente lisce o ruvide (per ottenere maggior spin). Inoltre, la pala non può essere dotata di dispositivi elettrici, né di altro che non serva a protezione della stessa, che comunque devono essere presenti in misura ragionevole. La racchetta non deve in alcun modo disturbare l’avversario presentando, per esempio, elementi che riflettono la luce o emettono suoni. Invece deve essere obbligatoriamente dotata di un laccetto di una lunghezza massima di 35 centimetri che deve essere fissato all’impugnatura e legato al polso per evitare possibili incidenti.

Dunque, la racchetta (e l’attrezzatura in generale) è un fattore determinante per migliorare la propria prestazione in campo. Bisogna però fare la scelta corretta, in mezzo a una proposta davvero infinita. Primo step, è necessario conoscere le tre macro categorie nella quale si dividono (alcune racchette possono avere una forma ibrida, un mix fra due delle categorie sotto indicate).

ROTONDA
La forma consigliata per i giocatori che si avvicinano al padel (soprattutto se non hanno un background tennistico che consente qualche passo avanti più rapido). Il bilanciamento è generalmente spostato verso il manico (tenendo presente che una racchetta da padel è molto più corta di una da tennis) per avere maggior manovrabilità e controllo dei colpi. Ovviamente, laddove c’è più controllo, c’è anche meno potenza.

LACRIMA
Detta anche a goccia, offre un buon mix tra potenza e controllo e per questo è particolarmente amata da una larga fascia di giocatori, compresi quelli di livello intermedio o che hanno approcciato il padel da poco ma vantano un buon passato (e presente) da tennisti. Il bilanciamento è spostato più in alto rispetto a quella rotonda e quindi richiede un filo più di spinta per far viaggiare la palla.

DIAMANTE
Indicata per giocatori di livello avanzato, che già dispongono di un buon controllo e di un’ottima tecnica per manovrare un attrezzo che ha spesso anche il bilanciamento spostato verso la testa. La caratteristica principale è la potenza (ma bisogna saperla controllare) e una certa precisione nella traiettoria (ma anche l’impatto con la palla deve essere corretto, nonostante uno sweet spot inferiore).

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IL PESO
Nelle racchette da padel, il peso varia dai 350 ai 390 grammi. Tuttavia, a differenza di quanto accade nel tennis, nel padel le tolleranze di peso per lo stesso modello di pala sono maggiori (si arriva anche a 15/20 grammi di differenza) dato che la gomma di cui è composta internamente si può addensare ed espandere in maniera non del tutto controllata, causando differenze sostanziali.

IL BILANCIAMENTO
Il solo dato del peso non è così (tanto) indicativo se non è messo in correlazione con quello del bilanciamento. Più quest’ultimo è spostato verso la testa, maggiore sarà l’attitudine alla spinta e minore la manovrabilità. La scelta ideale dipende dalle sensazioni che si avvertono mixando questi due fattori. Fate però attenzione che anche una racchetta troppo leggera e manovrabile spinge a picchiare oltremodo per ottenere potenza, facilitando l’insorgere di problemi al braccio, spalla e gomito. Vale quindi la pena ricordare un vecchio adagio che ricorre anche nel tennis: usate la racchetta più pesante o comunque bilanciata in testa che riuscite comodamente (comodamente!) a manovrare.

GRIP E LACCETTO
Punto primo: non esistono impugnature di diversa misura. Generalmente è piuttosto ridotta e quindi si può scegliere come arrivare a quella ideale montando un grip più o meno sottile. Ovviamente anche il grip pesa qualche grammo, abbastanza da spostare leggermente verso il manico il bilanciamento. I grip possono essere composti da vari materiali, che assorbono più o meno il sudore: la scelta è dunque personale, in base alle proprie esigenze (e sudorazioni). Ovviamente, giocando con un compagno al fianco e gli avversari molto vicini (oltre a essere circondati da vetri) è importante che il grip sia sempre in buone condizioni, onde evitare che la racchetta scappi di mano e possa far male. Per questa ragione, è obbligatorio tenerla legata al polso col laccetto di cui sono dotate e che è regolabile

FACCIA
Il piatto della racchetta da padel è pieno, in fibra di vetro o carbonio. Quest’ultimo, come accade nel tennis, è un materiale leggero ma molto resistente, quindi offre generalmente impatti più duri, consistenti e maggior potenza (se si è in grado di svilupparla). Sulle racchette potrete notare delle sigle (1k, 2k, 6k, 12k, etc) che indicano le migliaia di fibre di carbonio di cui è composta la sezione (il diametro di una fibra di carbonio varia da 5 a 10 micron, meno di un capello, per intenderci) e che fanno variera la rigidità della faccia della racchetta e quindi la sensazione all’impatto. La fibra di vetro invece è più morbida e sensibile.

Test di resistenza di una racchetta Drop Shot

QUANDO CAMBIARE LA RACCHETTA?
Essendo il piatto pieno, è chiaro che è destinato a perdere elasticità, in base alla forza con la quale colpite la palla e alla frequenza di gioco. Un giocatore professionista può cambiare racchetta anche ogni tre mesi, un buon giocatore agonista alla fine della stagione. In realtà è soggettivo in base a… quanti colpi la racchetta ha ricevuto! Alcuni giocatori hanno una coppia di racchetta ben identificata: la più nuova e reattiva la tengono per i match clou, l’altra per allenamenti o match meno decisivi. La superficie della racchetta può essere liscia oppure ruvida: queste ultime favoriscono la presa delle rotazioni e, per questo motivo, sono spesso preferite.

In ogni caso, il consiglio è quello di rivolgervi a un negoziante specializzato, sia per avere un parere esperto su quale sia la pala più adatta al vostro gioco sia per poterle testare.