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La nona sinfonia dell’Aniene

L’Aniene Roma campione d’Italia per la nona volta (foto: Giampiero Sposito) 

FINALI SERIE A

La nona sinfonia dell’Aniene

Milano trascina la finale al doppio di spareggio ma Gemma Triay è più decisiva rispetto a Paula Josemaria e, in coppia con la compagna di vita, Carolina Orsi, ha regalato il punto decisivo. La soddisfazione degli organizzatori d’aver messo in campo la numero uno e la numero tre del mondo


Vincon semper lor! Lo dice un appassionato milanese accorso all’idea di vedere trionfare la squadra di Milano, forte della numero uno del mondo, Paula Josemaria e di metà della Nazionale azzurra, compresa la neo-mamma Giulia Sussarello. In realtà, non serviva scomodare Cassandra per capire che era comunque necessario un mezzo miracolo perché l’Aniene rimane una corazzata, abituata a vincere questa manifestazione (è il nono successo in campo femminile, il secondo da quando i campionati maschili e femminili sono stati divisi, il decimo complessivo) e con giocatrici molto affiatate anche con la stessa del gruppo, Gemma Triay, numero tre del mondo. Non a caso, il punto decisivo è arrivato nel doppio di spareggio che Gemma ha giocato con al sua compagna di vita, quella Carolina Orsi che ormai vive da tempo a Madrid e che è cresciuta tantissimo sia tecnicamente sia nella consapevolezza dei suoi mezzi, data l’abitudine a confrontarsi quotidianamente con le migliori del mondo, al punto da salire al numero 26 del mondo.

Il match conclusivo è stato più lottato di quanto dica il 6-4 6-3 finale. Josemaria, schierata con Emily Stellato che ci teneva particolarmente a questa vittoria, è partita forte, ha mancato una buona occasione all’inizio, prima di subire il break decisivo già nel terzo game. Hanno avuto piccole chance di rientrare (due volte sono state 15-30) ma Gemma si è dimostrata più decisiva di Paula, pi viva e soprattutto capace di coprire tanto campo e di difendere in maniera eccellente. Se spesso vengono sottolineate le sue qualità offensive, in questa fase finale ha dimostrato di essere una giocatrice super completa e, a questo ritmo, anche molto regolare. Carolina poteva incassare tutto questo trovandosi a chiudere smash abbastanza comodi.

Nel secondo set, c’è stato equilibrio fino al 3 pari, quando Josemaria ha sbagliato due comode volée sopra la rete, tirate direttamente sul vetro di fondo. Lì si sono spente le luci e la partita è filata via veloce.

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L’Aniene ha fatto valere un maggior affiatamento tra la superstar Triay e le sue compagne. Non è facile giocare questo tipo di match che obbliga a cambiamenti tattici e di atteggiamento sia tra la coppia sia nei confronti degli avversari

L’Aniene ha fatto valere un maggior affiatamento tra la superstar Triay e le sue compagne. Non è facile giocare questo tipo di match che obbliga a cambiamenti tattici e di atteggiamento sia tra la coppia sia nei confronti degli avversari. La Triay gioca da diversi anni con l’Aniene, è l compagna di vita di Carolina Orsi che viene spesso raggiunta a Madrid da Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena. Paula Josemaria è appena arrivata nel team e non ha avuto praticamente possibilità di condividere il campo con le sue compagne, anche questo è stato un fattore decisivo. A livello di scambio, non ci sono state grandi differenze, se non che Paula è apparsa meno regolare di Gemma ed Emily (brava a spostarsi da destra a sinistra) ha sperimentato che tante sue palle dall’alto che con giocatrici normali sarebbero risultate vincenti, contro Gemma non erano sufficienti.

Stesso discorso, a parti invertite, nel secondo incontro. Anzi, qui Milano ha concesso poco: Josemaria, in coppia con una solidissima Carolina Petrelli, hanno tenuto sempre a distanza Orsi e Giorgia Marchetti che non hanno avuto nessun chance nel 6-3 6-3 finale.

Ka squadra di Milano Padel (foto Giampiero Sposito) 

«Il match decisivo è stato più equilibrato di quanto dica il punteggio. Credo che la maggior conoscenza tra Gemma e le sue compagne abbia fatto la differenza, così come l’abitudine a giocare una competizione a squadre» capitan Palmieri

Nei primi due match, tutto è andato secondo pronostico perché Gemma e Paula hanno spostato l’ago della bilancia, Nel primo incontro, la Triay ha giocato con Chiara Pappacena, schierata al posto di una delusa Lorena Vano che pensava di poter giocare, con buone ragioni. Quest’anno la Pappacena (n.79 FIP), in cinque tornei Premier, si è fermata tre volte nelle qualificazioni e non ha mai vinto un match di main draw;  La Vano (n.56 FIP) ha raggiunto due ottavi nei Premier e una semifinale nell’ottimo FIP Rise di Barcellona. È molto probabile che la scelta di capitan Palmieri sia stata dettata dalla volontà della stessa Gemma che conosce meglio la Pappacena e ha preferito il miglior affiatamento a una compagna attualmente più competitiva. Stellato e Giulia Sussarello (che ha partorito solo lo scorso 25 marzo) sono partite forti, approfittando dei tanti errori della Pappacena. La chiave è stata una volèe della Sussa finita sul nastro e che valeva un secondo break di vantaggio, in un game dove si sono visti due errori della Triay. Sprecata questa chance, Gemma è salita in cattedra e si è spenta la luce: 6-4 6-2 lo score finale.

«Il match decisivo è stato più equilibrato di quanto dica il punteggio perché ci siamo staccati solo sul finale. – ha detto capitan Saverio Palmieri -. Credo che la maggior conoscenza tra Gemma e le sue compagne abbia fatto la differenza, così come l’abitudine a giocare una competizione a squadre». Da membro dello staff tecnico delle nostre Nazionali, sono comunque arrivate anche altre buone notizie, in vista degli Europei e dei Mondiali di quest’anno, motivo per cui era presente nella giornata conclusiva anche Marcela Ferrari, capitana di entrambe le nostre Nazionali: «L’Italia deve essere ambiziosa perché dispone di ottimi elementi, in entrambe le Nazionali – ha detto Palmieri -. In queste Finals si è visto un giovane come Noa Bonnefoy giocare partite straordinarie e in campo femminile abbiamo perfino problemi di abbondanza. I presupposti per fare bene ci sono tutti».

Per quanto riguarda la Serie A, oltre agli auspicati cambiamenti nella formula e nei regolamenti, difficile che l’anno prossimo si possa inserire qualche squadra tra Aniene e Milano, a meno di campagne acquisti clamorose da parte di altri team. L’Aniene si ripresenterà nel ruolo di squadra favorita, probabilmente con Lorena Vano (23 anni) che prenderà il posto di titolare a Chiara Pappacena (30 anni), mentre Milano potrà contare su una Sussarello in perfette condizioni (è stato un mezzo miracolo vederla in campo a due mesi dal parto), in uno scontro che promette di diventare un Clasico.

Infine, una piccola nota sulla formula: è necessario utilizzare le classifiche nazionali e internazionali affinché nei primi due match si scontrino le due coppie numero uno e numero due, senza lasciar decidere al sorteggio. Questo sistema non ha permesso di vedere un altro match Triay vs. Josemaria, in cambio di due match più scontati e, onestamente, bruttini. E, in ogni caso, bisognerebbe limitare il più possibile l’intervento della dea bendata.


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