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La boutade di Pietrangeli (che in realtà è un complimento)

In molti ci hanno scritto indignati per le parole di Nicola Pietrangeli sui giocatori di padel. In realtà, l’ex fuoriclasse del tennis ha spiegato l’uscita fin dal principio e senza nessuna volontà di offendere i padelisti. Al contrario…

di Claudio Mauri

18 giugno 2022


«Il padel è il trionfo delle pippe». Così si è espresso ai microfoni di Rai News Nicola Pietrangeli, insieme ad Adriano Panatta il più vincente giocatore nella storia del tennis azzurro (due titoli a Roland Garros). Tuttavia, quella che molti hanno preso come un’offesa, va spiegata (come ha peraltro fatto lo stesso Pietrangeli nel suo intervento), anche se alcuni media hanno preferito un titolo ad effetto, senza troppo chiarire la questione. In realtà, Pietrangeli ha fatto una doverosa premessa: «Sono obbligato a fare una battuta ma sia ben chiaro che si tratta di una battuta – ha detto Pietrangeli -. Il padel è il trionfo delle pippe perché anche gli scarsi si divertono e questo è molto importante. Non c’è dubbio che chi gioca male a padel si diverte di più di uno che gioca male a tennis».

Pietrangeli ha poi continuato affermando che quando poi si parla di campioni, tutti sono autentici fenomeni nel loro sport, ma ha comunque sintetizzato uno dei motivi per cui il padel sta letteralmente spopolando in Italia (e non solo), cioè la bassa barriera tecnica d’ingresso (data la racchetta più corta, il campo più piccolo, le pareti che aiutano, eccetera eccetera). Se uno sport come il tennis richiede mesi di lezioni e allenamenti perché si possa arrivare a un livello minimo che consenta di divertirsi, a padel questo periodo è brevissimo. E, anche senza diventare dei giocatori straordinari, consente comunque di divertirsi per la varietà degli schemi. Non è roba da poco…