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PADEL ìBUSINESS

Crash Test! E se il vetro si rompe..

Un test approfondito ha dimostrato come reagiscono vetri temperati e stratificati montati su un campo da padel. E se desiderate la massima sicurezza, senza rischi di vetri disintegrati e quindi pericolosi, la scelta giusta è…

di Lorenzo Cazzaniga
12 ottobre 2020

Molti appassionati avranno ancora negli occhi il volo di Paquito Navarro che, nel cercare di recuperare una palla molto complicata, è letteralmente franato contro il vetro della parete di fondo nel WPT Master in Portogallo, ormai due anni fa. Il risultato è stato un vetro in frantumi, tagli su varie parti del corpo, un trasporto d’urgenza in ospedale e, se Dio vuole, conseguenze limitate. Stesso discorso per Carles Puyol, ex capitano del Barcellona calcio che ha vissuto una vicenda simile.

Questo perché la presenza dei vetri rappresenta inevitabilmente un qualche pericolo, considerando che la normativa latita e non sempre si ha l’accuratezza di scegliere la soluzione più sicura. Il tutto fin quando non accadrà un qualche sinistro che causerà fastidi di ogni genere, non solo morali, col rischio di poter intervenire quando i buoi saranno scappati.

Per questo motivo, Italian Padel, società leader nell’installazione di campi, ha deciso di eseguire un test, fornendo i primi dati che risultano particolarmente interessanti, per cominciare a far breccia in un settore ancora troppo lacunoso in termini di informazioni verso i gestori e gli utenti finali. E i risultati devono far riflettere.

Sia nel modello panoramico sia in quello deluxe, il vetro che si è rotto prima (per energia di impatto minore) è il temperato, con disintegrazione della lastra e proiezione di frammenti.

ESECUZIONE DEL TEST

La modalità di esecuzione delle prove è un adattamento di quanto previsto nella norma UNI EN 12600 – Prova del pendolo– Metodo di prova di impatto e classificazione per il vetro piano, che descrive un metodo il cui scopo è quello di valutare, nel caso di vetro piano, la resistenza all’impatto e le sue modalità di rottura. Il test è costituito da una massa di 50Kg costituita da due pneumatici che va a impattare il vetro. La norma è relativa a prove per classificazione di lastre di vetro singole di geometria prefissata, mentre, nel caso specifico, l’interesse è indirizzato allo studio del comportamento delle lastre montate all’interno del telaio del campo da padel.

Nel caso specifico, sono state previste due masse impattanti, una di 50 e una di 100 kg e tre diverse altezze (50, 100, 150 cm) rispetto al baricentro della lastra con applicazione di urti di energia progressivamente crescente fino a rottura. Nel corso delle prove è stato introdotto un ulteriore step, con massa di 50 kg lanciata da un’altezza di 1.20 metri, essendo questo il massimo step previsto dalle norme relative a prove di impatto su lastre o facciate continue con il metodo del pendolo. 

Le prove sono state effettuate su due modelli di campo, deluxe e panoramico e sono stati testati vetri temperati da 12 millimetri e stratificati (con spessore 6+1.52+6).


Step

mprova

hprova

Eimpatto

[n°]

[kg]

[m]

[J]

1

50

0.50

250

2

50

1.00

500

3

50

1.20

600

4

50

1.50

750

5

100

1.00

1000


CONCLUSIONI

Sia nel modello panoramico sia in quello deluxe, il vetro che si è rotto prima (per energia di impatto minore) è il temperato, con disintegrazione della lastra e proiezione di frammenti.Il vetro stratificato si rompe per un’energia di impatto maggiore senza proiezione di frammenti, con lastra rotta che rimane in posizione. Perché la differenza principale è proprio questa: il vetro temperato si disintegra, mentre nello stratificato i frammenti rimangono in posizione (pur dovendo garantire un buon ancoraggio della lastra, visto il peso notevole).

Tutti i risultati ottenuti sono relativi e dipendono dalla tipologia di telaio(e dalla rigidezza del sistema in cui sono inserite le lastre). La risposta della lastra a una sollecitazione da urto non è legata esclusivamente alla tipologia di vetro utilizzato, ma all’interazione con gli elementi del telaio in acciaio in cui è inserita e quindi alle modalità di collegamento al telaio. Nel caso del modello panoramico, oltre che all’interazione lastra-telaio, entra in gioco anche, e soprattutto, la modalità di collegamento della lastra con quelle adiacenti.

Il vetro temperato si disintegra, mentre nello stratificato i frammenti rimangono in posizione. Un altro fattore è la questione del montaggio a regola d’arte che dovrebbe essere affrontata anche per le fasi di installazione dei campi.

Inoltre, le prove riportate prevedono un punto di impatto a centro lastra, ad altezza 1.5 m da terra. Nel caso del modello deluxe, provare la lastra nel campo centrale del telaio o in quelli laterali dovrebbe portare a risultati poco diversi. Nel caso del panoramico provare la lastra centrale o quella laterale cambia in maniera maggiore perché più ci si avvicina agli angoli, meno resiste, con la lastra che si rompe prima rispetto a quella centrale. Anche il punto di impatto potrebbe fare la differenza: ad esempio vicino ai bordi della lastra piuttosto che al centro. Da tutto ciò deriva la necessità di normare le prove stabilendo delle procedure standard.

Temperatura della lastra al momento della prova.Un aspetto che merita approfondimenti è l’influenza della temperatura sulle prestazioni del vetro e quindi sui risultati delle prove. Alcune prove sono state effettuate con tempo nuvoloso o parzialmente coperto, mentre altre in giornate di sole molto calde, con sole direttamente incidente sulle lastre che ha raggiunto temperature molto elevate. Un altro fattore da tenere in considerazione è la modalità di montaggio: se non è ben controllato, potrebbe portare a un tiro eccessivo delle viti di collegamento dei dischetti alle lastre, con l’insorgere localmente di tensioni parassite in una zona, come quella nell’intorno del foro, particolarmente delicata. La questione del montaggio a regola d’arte dovrebbe essere affrontata anche per le fasi di installazione dei campi.