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INCHIESTA

Quanto costa giocare a padel?

Abbiamo simulato 102 prenotazioni da 90 minuti in tutta Italia ed è emerso che mediamente si spendono 6,66 euro a testa per un’ora di gioco. I dati aggiornati confermano un nuovo boom di prenotazioni e ai club si rivolge una preghiera: non abbassate i prezzi!

di Lorenzo Cazzaniga

18 maggio 2021


Ma quanto costa giocare a padel? Meno di quanto si potrebbe pensare. Per avere un’idea precisa, abbiamo sfruttato la più celebre e utilizzata app di booking online di campi da padel, PrenotaUnCampo (che presto diventerà Playtomic visto che è stata acquisita dal maggior player spagnolo, in una transizione che si compirà a breve) e abbiamo simulato una prenotazione per l’inizio del mese di aprile in fascia oraria premium. Abbiamo scomodato 105 club di tutte le regioni e, nei rari casi in cui non arrivava PUC, abbiamo testato anche il servizio WhatsApp, diventato anche questo un must.

Ebbene, il responso è stato chiaro: giocare a padel in Italia costa 6,66 euro all’ora. E non si tratta di prezzi civetta, come accade con certe compagnie aeree che promuovono offerte clamorose, salvo poi non trovare mai posto a quelle condizioni. Tuttavia, è necessario fare alcune precisazioni e confronti. La tendenza è abbastanza chiara e uniforme e può essere riassunta in questa formula: 40-48-54. I tre valori sono relativi al costo di una prenotazione di 90 minuti rispettivamente per campi outdoor, indoor e indoor con riscaldamento (anche se quest’ultimo appare ancora un optional). Dunque, prendiamo il valore più basso (40 euro), dividiamolo per i quattro giocatori (10 euro) e rapportiamolo a un’ora di gioco ed ecco uscire i famosi 6,66 euro. I quali crescono, seppur in maniera contenuta, quando il clima non consente di giocare all’aperto ed è consigliabile la struttura indoor: i 48 euro per 90 minuti significano 8 euro a testa su base oraria.

Prendiamo il valore più basso (40 euro), dividiamolo per i quattro giocatori (10 euro) e rapportiamolo a un’ora di gioco ed ecco uscire i 6,66 euro. Invece, i 48 euro per 90 minuti significano 8 euro a testa su base oraria.

Volendo spingersi all’estremo, bisogna spostarsi nel quartiere glamour di CityLife a Milano che conta sei campi con vista (almeno per i due che vengono scoperti nel periodo estivo) sul Dritto, il Curvo e lo Storto, i tre grattacieli che hanno ridisegnato lo skyline della zona. Nel club gestito dalla società di due ex campioni del football, Demetrio Albertini e Pierluigi Casiraghi, il prezzo per 90 minuti di gioco in pieno inverno arriva a 66 euro, cioè 11 euro all’ora a persona. Si tratta di un unicum che viene pareggiato da alcune promozioni che altri club stanno mettendo in atto, soprattutto quando già si paga una quota associativa e nelle ore meno richieste, generalmente quelle del mattino: per esempio, abbiamo scovato 90 minuti al Tiki Padel di Francavilla al Mare a 30 euro, allo Sporting Club di Campobasso a 27 euro, al Bullpadel Fight Club di Rende (Cosenza) a 28,80 euro, mentre i soci dei Padel Club di Padova e Vicenza possono giocare a 28 euro e ricevere in omaggio un tubo di palle.

  • 781.824

    numero di prenotazioni registrate sull’app PrenotaUnCampo nei primi tre mesi del 2021

Un confronto fra le due principali metropoli italiane invece, che rappresentano i poli determinanti per la crescita e l’affermazione del padel in Italia, offr eun panorama preciso: abbiamo simulato la prenotazione in quindici club di Milano (e provincia) e altrettanti di Roma (e provincia): ebbene, i risultati sono evidenti con il mercato che si è assestato su basi ben precise: a Milano si gioca prevalentemente indoor e la forbice varia tra 48 e 54 euro, con l’eccezione dell’Arena Padel Quintosole che offre alcune fasce orarie a 40 euro, così come il Country Sporting Village di Paderno Dugnano dove si riesce a giocare con 42, sfruttando il numero di campi in doppia cifra. A Roma, la media è invece di 40 euro, quando non si scovano i 90 minuti in promozione a 36 euro come abbiamo verificato all’Aurelia Padel, all’Orange, al Dabliu. L’offerta shock ci è capitata al Tor Vergata, dove avremmo potuto giocare con 20 euro, ma solo da lunedì a venerdì fino alle 14. In buona sostanza, i 40 euro outdoor di Roma corrispondono ai 48 euro indoor di Milano.

  • 46,7

    Percentuale di prenotazioni online sull’app PrenotaUnCampo nei primi tre mesi del 2021

La fatidica quota dei 60 euro (15 a testa per 90 minuti) si raggiunge con particolare frequenza a Milàn, dove il costo della vita è più alto in generale: il già citato CityPadel nel quartiere di CityLife, il nuovo City Barona (sempre gestito da Albertini&Casiraghi), nei due centri GetFit di via Pinerolo e via Vico e al Padel Club dell’Aeronautica Militare. A far degna compagnia, l’ottimo Padel Ruffini di Torino. Da contraltare, vi sono club che offrono promozioni che fanno scendere i prezzi, talvolta in maniera considerevole. Per esempio, il Padel Club Firenze offre sconti alle donne (che rappresentano circa il 30-35% dell’utenza) e un abbonamento a 159 euro con la possibilità di giocare tutti i giorni, dal lunedì al venerdì (un match al giorno per due mesi consecutivi): Stakanov potrebbe arrivare a pagare 4 euro ogni 90 minuti.

Ora, è naturale quanto comprensibile paragonare questi costi con quelli del parente più stretto del padel, cioè il tennis. Beh, quando va bene, per un’ora di tennis si spendono 15 euro (outdoor), oltre i venti al coperto. In inverno, con gli inevitabili costi aggiuntivi di riscaldamento e illuminazione, si toccano i 25, talvolta i 30. In ogni caso, giocando molto spesso in due, trovare un campo a 13,32 euro (ricordate i 6,66 euro a testa per il padel?) è impresa quasi impossibile. Dunque, il costo totale di una prenotazione padel può apparire alto perché parametrato su quattro giocatori e 90 minuti, ma un confronto onesto col tennis per numero di partecipanti e durata, lo rende decisamente competitivo.

A Milano si gioca prevalentemente indoor e la forbice di prezzo varia tra 48 e 54 euro. A Roma, la media è di 40 euro.

In ogni caso, tutta questa cascata di prezzi porta a una riflessione che può determinare il futuro del padel in Italia e che molti protagonisti del settore invocano come un mantra: non abbassate i prezzi! L’ha suggerito anche un guru del padel come Gustavo Pratto, coach argentino trasferitosi in Spagna da tanti anni e che ha portato come esempio proprio la Casa del Padel: «In Spagna ci sono oltre cinque milioni di praticanti e poche decine di club che guadagnano sul serio». Il motivo? Torna a esserci utile Playtomic. La stessa simulazione di prenotazione l’abbiamo infatti testata su diversi club spagnoli con risultati che all’utente italiano appariranno sorprendenti: 90 minuti di padel a Madrid li avremmo pagati 14 euro (non a testa, ma 2,50 euro cadauno) al MG Indoor Padel Club e 26 al Padel Kas; a Barcellona, il Padel Indoor Gavà ce li ha offerti a 25 euro e il Padel Top a 30. E nella meravigliosa Andalusia? Il Padel Malaga Indoor ha chiesto 24 euro, come il Manolo Santana Racquet Club e tre in meno del Royal Club di Marbella. Spostandoci invece a Valladolid, dove i campi abbondano, il Club Raqueta si è spinto fino a 12 euro nel classico orario di pausa pranzo (tra i più richiesti alle nostre latitudini), esattamente come il Padel Indoor di Manacor, a due passi dall’accademia di Rafa.

  • 44,8

    Percentuale, in proiezione, dell’aumento delle prenotazioni sull’app PrenotaUnCampo nel 2021 rispetto allo scorso anno

Ora, il drogato di padel starà pensando di prendere residenza nella penisola iberica perché i prezzi sono circa la metà di quelli italiani. Pur ricordando la celebre frase di Antonio Conte («Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100»), è indubbio che la scelta di vincere la concorrenza con una elementare battaglia dei prezzi, ha finito con impoverire i club, costretti a svendere i propri servizi o a offrirne sempre meno, perché la generosità del prezzo non può trasformarsi in una experiencedi livello assoluto. Perché se il club non guadagna, il giochino si rompe. Inevitabilmente. E perché mai rischiare questa eventualità senza nessuna ragione plausibile visto che in Italia la domanda è decisamente superiore all’offerta e, per quanto sembra spuntino campi in ogni comune italiano, la crescita dei tesserati è ancora più corposa? Inoltre, abbiamo appena dimostrato, dati alla mano, che gli attuali prezzi sono da considerarsi del tutto concorrenziali con le altre attività sportive per le quali è necessario usufruire di una struttura sportiva. Ecco perché la forbice, attualmente compresa tra i 40 e 50 euro, è da ritenersi giustificata, soprattutto nelle ore di punta. Pensare di conquistare clienti abbassando i prezzi sarebbe illogico e controproducente per tutto il sistema. In realtà, i club dovrebbero concentrarsi nell’offrire servizi di miglior qualità, a partire dalle facilities(campi, spogliatoi, palestra, ristorante, eccetera) che permettano di far godere del club oltre i 90 minuti di gioco, rendendo il centro più performante sotto tutti gli aspetti.

Il contesto attuale è particolarmente favorevole: campi e praticanti sono raddoppiati in un anno di pandemia (se ne contano rispettivamente 2.100 e 220.000) e la tendenza non accenna a fermarsi. Tutt’altro. A conforto, i dati di PrenotaUnCampo da cui emerge una fotografia che dovrebbe incentivare gli investimenti: nei primi tre mesi del 2021, nonostante molte regioni abbiano attraversato lunghi periodi di zona rossa, si sono registrate 781.824 prenotazioni, quando in tutto il 2020 erano state 1.619.588. A questo ritmo si arriverebbe a un +45% rispetto al dato dell’anno prima (nel 2018 le prenotazioni erano state 240.937, nel 2019 invece 676.277). Ma l’aspetto più interessante è la crescita del booking online: tre anni fa rappresentava il 14,6%, nel 2021 si è già arrivati a un sostanziale pareggio (46,7%). Questo perché risulta più comodo, diretto e conveniente. Ma anche perché le nuove versioni delle app offrono servizi sempre più accattivanti (e in tal senso, un upgrade notevole sarà dato dalla piena operatività di Playtomic, attesa in tempi brevi).

La crescita della domanda è confermata anche dagli utenti che hanno completato una prenotazione sull’app PrenotaUnCampo: dai 5.501 del 2018 agli attuali 94.678. Questo dato indica il numero di persone che hanno concluso una prenotazione sulla relativa applicazione; in linea teorica, per calcolare tutti coloro che hanno giocato almeno una partita, potrebbe essere moltiplicato per quattro; più realisticamente si dovrebbe realizzare un… por tres. Anche se (vero) praticante andrebbe considerato solo chi gioca con una certa frequenza (il parametro più utilizzato è di almeno otto match all’anno), è comprensibile perché tanti investitori si stiano tuffando sul padel, creando centri ex-novo o trasformando tutto ciò che è possibile (campi da calcetto in primis) in pistas de padel. Il business pare garantito, a patto di saperlo gestire con una certa efficienza.