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CAMPI TOP

The Decathlon Court

A Prato è stato inaugurato un capo piuttosto originale, installato all’interno di un punto vendita Decathlon, con standard di qualità elevati e la volontà di replicare il progetto in Italia e all’estero, per rendere il nostro sport sempre più accessibile

da Prato, Lorenzo Cazzaniga

13 dicembre 2021


Il padel non ha grandi frontiere. Abbiamo visto campi montati ai piedi delle Piramidi di Giza, galleggiare nella Marina di Stoccolma o con le cascate di Iguazu a far da sfondo. Ambienti naturali di grande richiamo mediatico e indubbio fascino. Più difficile immaginarli all’interno di un’area commerciale, soprattutto se si tratta di un luogo frequentato da quattro milioni di persone all’anno, considerando che abitualmente in questi complessi, ogni centimetro quadrato viene dedicato a un possibile prodotto dal quale incassare.

È invece accaduto a Prato, dove Decathlon ha appena inaugurato un campo da padel infilato all’interno del suo punto vendita, tra chi cerca una racchetta o un pallone da calcio, una scarpa tecnica o una city bike. L’idea nasce dalla passione sportiva di Maurizio Danesi, Store Leader & Sport Leader Padel, che ha conosciuto pala y bola grazie alla moglie spagnola e ai campi che affollano Barcellona, dove la padel mania è scoppiata da diversi anni. «A Prato c’erano solo due campi – ricorda Danesi – ma, attraverso uno studio del Sole 24 Ore, ho scoperto che la città era prima assoluta a livello nazionale per indice di sportività nelle discipline di racchetta. Si tratta di un ranking che evidentemente non tiene conto solo del numero di strutture e praticanti ma di una serie di fattori che indicano la propensione allo sport. Questo risultato mi ha incuriosito e ho cominciato a studiare il progetto di inserire un campo da World Padel Tour all’interno del negozio».

Immagini della giornata di inaugurazione del campo da padel all’interno del punto vendita Decathlon di Prato. La struttura è stata realizzata da un’azienda italiana, Paddle Corporation, che ha garantito standard di qelevata ualità e sicurezza con vetri stratificati  8+8. Il campo è prenotabile tramite la app della Polisportiva 2A.

I vantaggi erano gli spazi, un’altezza sufficiente e la mission che da sempre contraddistingue Decathlon, cioè rendere lo sport accessibile al maggior numero di appassionati possibile. Il campo è gestito in collaborazione con la Polisportiva 2A, che già si occupa di un’altra struttura che propone quattro campi da tennis e due da padel (che presto diventeranno tre), antesignani del nostro sport in città, come ha spiegato Rudy Fischietti: «Siamo molto soddisfatti di questa partnership. Il campo è stato realizzato da un’azienda italiana, la Paddle Corporation, con standard di sicurezza molto elevati, considerando la particolarità del luogo dove è stato installato, al punto che abbiamo scelto un campo panoramico con vetri stratificati da 8+8 millimetri».

«Un’altra priorità – continua Danesi – era trovare un’associazione sportiva che condividesse i nostri principi e la Polisportiva 2A è stata una scelta sicuramente azzeccataperché l’obiettivo non è creare solo un sistema pay&play, ma contribuire allo sviluppo di questo sport. E tantomeno vogliamo fare concorrenza ad altri centri, anche perché ne siamo fornitori visto che copriamo un territorio piuttosto ampio, che comprende il bacino della A11, della A1 e si spinge fino all’Isola d’Elba. Questo campo vuole essere un boost per creare attrazione verso il padel». Un concetto condiviso dalla Polisportiva 2A: «Basti pensare che i nostri soci sono UISP e CSI perché vogliamo promuovere un’attività sportiva per tutti e che sia inclusiva, nessuno escluso – dice Fischietti -. Abbiamo costruito un campo in città prima che esplodesse il boom e adesso non vogliamo fermarci ma organizzare corsi per bambini e adulti, come già facciamo per il tennis dove la nostra scuola conta 130 ragazzi».

Decathlon e Polisportiva 2A hanno collaborato a questo progetto perché condividono la stessa mission: contribuire allo sviluppo del padel e rendere questo sport accessibile a un maggior numero di appassionati. Con la volontà di esportare l’esperienza in Italia e all’estero, dalla Spagna al Belgio, dal Cile all’Argentina

Il campo da padel chez Decathlon è prenotabile tramite l’app della polisportiva (48 euro per 90 minuti, un costo in linea col mercato) ed entra in un contesto provinciale che mostra ampi spazi di manovra. Attualmente si contano meno di venti campi nella provincia, ma diversi progetti sono allo studio (e sappiamo che la burocrazia italiana obbliga a tempi di realizzazione che spesso superano i dodici mesi): stando a Wikipedia, la provincia di Prato conta 257.000 abitanti, quindi attualmente c’è un campo da padel ogni 15.000. Le possibilità di crescita sono dunque enormi, come sanno bene alla Polisportiva 2A, convinta di un altro concetto che dovrebbe essere caro a tutte le società sportive: «Operiamo all’interno di una struttura comunale, un impianto che è quindi di tutti i cittadini. Ma ormai anche le società sportive devono ragionare come aziende, senza pensare di vivere di aiuti statali che non esistono più. In cinque anni, la nostra polisportiva ha investito 380.000 euro senza chiedere fondi comunali ma si è autofinanziata con la sua attività. La differenza è che non deve pensare solo a fare business ma anche promozione: serve trovare un giusto equilibrio tra i due principi. Questo è il futuro dello sport».

In questo senso, da tre anni Decathlon ha sviluppato un brand dedicato solo al padel, Kuikma, che ha una collezione completa di racchette, scarpe, abbigliamento e accessori, con prodotti entry level accessibili a chiunque e un progetto che parta dalla base e arrivi fino ai massimi livelli, a sostegno di tutta l’attività, amatoriale e agonistica. Inoltre, particolarmente azzeccata è location perché Parco Prato è un centro commerciale di grandi dimensioni che permette di unire la pratica sportiva ad altre attività di svago, con lo sport che viene interpretato come opportunità di benessere fisico, mentale e culturale. Il modo più sano per ritrovare quella socialità che la pandemia ci ha sottratto e che lo sport può aiutare a ritrovare. Al punto che Prato non è rimasto un caso isolato perché un progetto simile è già stato avviato a Taranto e Perugia, con la volontà di esportarlo anche all’estero, dalla Spagna al Belgio, dalla Svezia al Messico, dal Cile all’Argentina, con lo stesso leit motif: far conoscere il padel attraverso luoghi di pratica. Chez Decathlon.