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ATTREZZATURA

Il (Mas) Padel di Amazon

Un brand italiano ha creato una linea padel venduta esclusivamente sullo store online di Jeff Bezos, a partire da due modelli di racchetta che stanno ricevendo feedback molto positivi. E la gamma prevede presto di allargarsi…

di Lorenzo Cazzaniga


5 novembre 2022


Non sappiamo se Jeff Bezos, patron di Amazon, sia appassionato di padel, ma certamente non poteva mancare nel suo store online che ormai ha una clientela affezionata di oltre 200 milioni di persone abbonate al servizio Prime nel mondo (oltre sette milioni in Italia) che gli hanno consentito di raggranellare un patrimonio stimato in 171 miliardi di dollari. Tanto per capire cosa significhi il mondo Amazon, nel primo trimestre i profitti hanno raggiunto quota 8,1 miliardi di dollari, con un aumento del fatturato del 44% che ha permesso di superare la soglia dei cento miliardi di vendite in tre mesi. Dunque, in questo enorme mercato online dove trova spazio qualsiasi genere di prodotto che la mente umana possa concepire, non poteva mancare il padel, al punto che è stata la stessa Amazon a sollecitare l’esigenza.

La scelta è ricaduta su una società di Gallarate, la K49 R&D, già partner di Amazon in altri settori (elettronica e home fitness), quindi perfettamente a conoscenza di quali sono i diktat di Amazon e di cosa serve per avere successo su quella piattaforma, come spiega il managing director Giorgio Bizzaro: «Lavorare con Amazon vuol dire istituire una partnership con la più grande technology company del mondo – ha spiegato Bizzaro -. Questo significa doversi confrontare con persone preparate sotto ogni aspetto ed esigenti come è normale che sia quando si è abituati ad avere successo. Per questo abbiamo creato i nostri prodotti dopo attenti studi e ricerche che hanno necessitato quasi un anno tra test e aggiustamenti, prima di consolidare un prodotto finale che fosse adeguato. E con il benestare di Amazon».

Principalmente si tratta di due racchette, un modello entry level, la Kontrol 50 (forma tonda, costruzione ibrida, peso compreso tra 350 e 370 grammi, attualmente disponibile a 64 euro) e la Rival 100, per giocatori di livello più avanzato (forma a goccia, 100% carbonio, peso compreso tra 355 e 375 grammi, 89,90 euro). «Gioco a tennis e mi sono avvicinato al padel, dunque avevo una qualche dimestichezza su ciò che poteva servire – continua Bizzaro -. Però ogni mercato ha le sue peculiarità e quindi abbiamo cominciato avvalendoci di esperti del settore per individuare quali caratteristiche tecniche ricercavano gli utenti italiani in una racchetta da padel. Abbiamo individuato i fornitori giusti in Cina, che non sono tantissimi, creato un business plan e cominciato a campionare il prodotto. Come base abbiamo preso un modello già esistente e di ottima qualità e l’abbiamo personalizzato. Per esempio, loro suggerivano un determinato tipo di bilanciamento, noi abbiamo avuto feedback che ne consigliavano uno meno estremo e i risultati ci stanno dando ragione. Altri aspetti fondamentali sono il comfort, una buona uscita di palla e un’estetica curata».

«Il cliente Amazon vuole un prodotto affidabile e con un ottimo rapporto prezzo-qualità. E le recensioni sono la verifica del lavoro svolto» Giorgio Bizzaro, managing director K49 R&D

Un processo per nulla banale, che ha richiesto investimenti economici sostanziali e un anno di lavoro che ha generato frutti perfino superiori alle previsioni: «Sono andate sold out anche le borse e il prossimo stock di racchette l’ho fatto arrivare via aerea anche se costa come viaggiare in first class. Ci sono ancora dei lockdown in Cina e quindi bisogna essere snelli nelle decisioni per disporre sempre del prodotto e soddisfare il cliente». Proprio il grado di soddisfazione è qualcosa che Amazon permette di verificare tramite le recensioni dei clienti stessi, con la consapevolezza che la natura umana tende a spingere alla scrittura soprattutto chi ha vissuto un’experience negativa: «Eppure, fin qui, l’unica lamentela è stata per una consegna arrivata in ritardo – dice Bizzaro -. Conosciamo bene l’utente Amazon, è un cliente che cerca un prodotto affidabile ma dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Noi gli offriamo la possibilità di acquistare racchette 100% carbonio senza dover spendere cifre alte. Non vogliamo far concorrenza ai top brand che si rivolgono agli agonisti di alto livello, ma a chi vuole approcciare il padel spendendo il giusto. Diciamo che se fosse una piramide, noi puntiamo alla base».

Pur con la volontà di salire qualche gradino perché Amazon è in attesa (probabilmente prima delle feste natalizie) di offrire un terzo modello di racchetta, la Power Pro che, come suggerisce il nome, si adatterà a un pubblico tecnicamente più preparato. «Si tratta di un telaio sempre 100% carbonio ma con un rivestimento sulla superficie in rilievo, un alveare in 3D che si avverte al tatto ma è impercettbile all’occhio e che permette di imprimere una maggior rotazione alla palla». Un passo avanti notevole perché il giocatore di livello intermedio-avanzato ha una certa predilezione per la superficie ruvida, soprattutto quando si tratta di rilievo, ancor prima che di sabbiatura.

«Lanceremo un e-commerce che permetterà di personalizzare la propria racchetta con nomi, brand, figure e tutto ciò che può renderla un pezzo unico. Abbiamo anche uno street artist che sta preparando una serie di lavori per chi ama il genere» Giorgio Bizzaro, managing director K49 R&D

Una spinta tecnico-commerciale doverosa visto i brillanti feedback, confermati dall’algoritmo di Amazon che non fa sconti e preferenze, ma piazza in prima pagina i prodotti che ottengono i risultati di vendita migliori. E Kontrol 50 e Rival 100 sono sempre nelle primissime posizioni, un segno evidente di apprezzamento da parte del cliente Amazon, al punto che Mas Padel promette di restare un prodotto esclusivo per lo store online di Jeff Bezos, pur avendo altri progetti da sviluppare. «Nelle prossime settimane lanceremo un e-commerce che, per quanto riguarderà i nostri modelli di racchette rimanderà al sito di Amazon, ma permetterà anche di usufruire di un servizio ad hoc per appassionati e club: la personalizzazione della propria racchetta. Tramite apposito plug-in si potranno inserire nomi, brand, figure e tutto ciò che può rendere la racchetta un pezzo unico. Abbiamo anche uno street artist che sta preparando una serie di lavori tra i quali poter scegliere per chi ama il genere».

Questo perché il padel è un mondo specifico, ben lontano da quello un po’ sofisticato del tennis, un dettaglio per nulla trascurabile, soprattutto quando si tratta di creare una nuova linea di abbigliamento, come sta progettando Mas Padel: «Il tennista lo immagino con la polo bianca e il logo Fila o Lacoste – dice ancora Bizzaro -, il padelista vuole qualcosa di più street, con tanto colore e una grafica accattivante. Diciamo così, il padel sta al tennis come lo snowboard allo sci».

L’obiettivo è quello di trovare un partner cool, alla Radio Deejay, icona mediatica per tanti appassionati di sport praticato, non necessariamente con uno spirito altamente agonistico. Una racchetta personalizzata Linus è già nei piani, mentre Rudy Zerbi le ha già testate in un evento padel di Amazon Prime a Tolcinasco, nel club degli ex calciatori Nicola Amoruso e Alessandro Budel. L’unico rimpianto è legato alla Cina: «Andavamo tre, quattro volte l’anno perché incontrare i fornitori, discutere con loro della produzione aiuta a performare sempre meglio. Questa volta mi sarei portato anche un paio di maestri per fare dei test direttamente in loco, in modo da ridurre i tempi necessari per i vari accorgimenti tecnici. Così invece si allungano un po’ i tempi ma la pandemia è ancora un fattore da considerare nei viaggi verso la Cina».

I prossimi obiettivi? «Lanciare il modello Power Pro, lo store online per la personalizzazione delle racchette e fidelizzare il cliente. L’ideale sarebbe cominciare a giocare con la Kontrol 50, passare alla Rival 100 dopo i primi miglioramenti e poi finire alla Power Pro quando si raggiunge un livello avanzato. Ah, poi ci sarebbero gli integratori colloidali…». Ma questa è un‘altra storia.